Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

I Centristi di Alghero dominano la scena politica. A Sinistra il mantra: “se si vuole vincere si deve fare l’accordo”

I Centristi di Alghero dominano la scena politica. A Sinistra il mantra: “se si vuole vincere si deve fare l’accordo”

Ieri la Sagra della Fragola a Sa Segada è stata un crocevia politico. Presenze istituzionali come quelle dell’assessora al Lavoro Desirè Manca, oppure quella di  Gianfranco Satta, attuale assessore all’agricoltura, si sono miscelate a quelle di decine e decine di politici fra quelli attualmente in carica nel consiglio comunale di Alghero e quelli candidati per il suo rinnovo dell’8 giugno.

A far l’elenco di chi è stato notato fra la gente, a salutare e  stringere decine e decine di mani, si rischia di dimenticarne qualcuno, anche se comunque un tentativo va fatto.

Di prima mattina gli esponenti di spicco del M5S Roberto Ferrara e Graziano Porcu, si defilano e si sistemano intorno a un tavolo lontano dagli occhi indiscreti, e intrattengono con Desirè Manca un discorso che si intuisce su cosa vertesse. Il movimento Cinque Stelle marca la distanza dal Campo Largo, potrebbe nelle prossime ore fare il nome del proprio candidato a sindaco, smarcandosi dal cosiddetto Campo Largo, ma vacilla in questo momento il ruolo dei progressisti, il cui leader, l’Assessore Gianfranco Satta, ieri si è detto molto fiducioso sul percorso che ad Alghero si sta compiendo.

Ma l’attenzione è stata catturata dai due leader degli schieramenti in campo , Raimondo Cacciotto nel centro sinistra, Marco Tedde per il centrodestra sardista, che si sono mossi con i cellulari sempre a portata di mano, considerato quello che stava avvenendo. C’erano in corso interlocuzioni fra il cosiddetto centro, composto dai Riformatori algheresi e dalla lista civica noi con Alghero e Sardegna al centro 2020, che doveva sciogliere gli ultimi dubbi. Nella tarda mattinata venivano dati vicinissimi a Marco Tedde, in virtù dell’incontro avvenuto il  giorno prima, poi un raffreddamento.

Sono seguite ore convulse, ma alla fine pare, ma il condizionale  è d’obbligo, che mai come in questo momento ci si e’ avvicinati tanto al centro sinistra. Quindi oggi potrebbe davvero essere la giornata conclusiva di queste lunghe ed estenuanti trattative che tengono sulla corda le due aree politiche.

Ieri Marco Tedde nelle sue dichiarazioni lasciava trasparire, come fa a tempo, l’idea di lasciar le porte aperte al dialogo.  Raimondo Cacciotto molto attentamente non ha scoperto le carte, e ha lasciato che fossero gli eventi che stavano maturando a prendere corpo.

Il perimetro politico a sinistra, potrebbe essere sconvolto, il campo largo(ex) ma allargato, avrà un nuovo disegno, sarà composto da nuove figure, e sarà interessante sapere l’evoluzione di un accordo che scompone tutta un’area, marcando la distanza tra il movimento cinque stelle e gli altri.

Qualcuno dice senza mezzi termini che potrebbe essere un lasciarsi per poi rincontrarsi, perché le trattative non riguardano partiti di destra al governo, ma liste civiche che aderiscono al progetto del centrodestra algherese, e siccome il M5S a tutti i livelli ha sempre dichiarato che si deve dialogare con le liste civiche, questo potrebbe essere prodromico proprio ad un incontro futuro.

Che in termini asciutti significa: tutti contro il progetto del centrodestra algherese targato Tedde. Perché il mantra che si ripete ossessivamente dall’altra parte a sinistra  è uno solo: se si vuole vincere si deve fare l’accordo.

E allora non rimane che attendere e prendere atto che per il momento si sta preparando un’operazione aritmetica, dove si punta senza mezzi termini ad azzerare il gap che c’è fra il campo del centrodestra algherese e quello del centro sinistra. Dote di voti  che potrebbe essere portato, guarda caso proprio dai centristi.

Quindi giochi fatti? Per niente, da settimane ormai si riportano incontri, accordi, presi e disattesi poi, ed è la ragione per cui la cautela anche in queste ore è massima. Quel che è certo e incontrovertibile e che si sta andando grandi passi verso l’8 maggio giorno di apertura degli uffici del Comune per il deposito delle liste elettorali e dei simboli, compresa l’adesione al candidato al sindaco, sino ad allora, e sino a qualche ora prima tutto è possibile, compreso il contrario.

Ma dei votanti? dei cittadini di Alghero che stanno seguendo le vicissitudini di questi giorni con notevole interesse chi ne parla? Anche questa è strategia, dove il fine giustifica tutto, ma è chiaro che l’obiettivo primario è tenere un profilo risevato, e le bocche cucite di questi giorni sono indicative, ma lo spostamento di consenso è anch’esso una operazione aritmetica?


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