Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Gli artigiani augurano un buon lavoro a Presidente, Giunta e Consiglio, e ricordano il “patto”

Gli artigiani augurano un buon lavoro a Presidente, Giunta e Consiglio, e ricordano il “patto”

NUOVA GIUNTA REGIONALE – Gli artigiani augurano un buon lavoro a
Presidente, Giunta e Consiglio e ricordano il “patto” con i politici
in campagna elettorale. Fabio Mereu e Daniele Serra (Presidente e
Segretario Confartigianato Sardegna): “Pronti a collaborare con
proposte costruttive in supporto di un comparto che conta 35mila
imprese artigiane e 90mila dipendenti. La legge 949 primo obiettivo:
metterla in sicurezza”.

Confartigianato Imprese Sardegna augura un buon lavoro per gli impegni
dei prossimi anni al nuovo Consiglio Regionale della Sardegna, alla
Presidente Alessandra Todde e alla nuova Giunta, in particolare, agli
Assessori al Bilancio e Programmazione, Giuseppe Meloni, e
all’Artigianato, Franco Cuccureddu.

Il Presidente e il Segretario di Confartigianato, Fabio Mereu e Daniele Serra,

ricordano come la neo Presidente e numerosi Consiglieri, abbiano
condiviso e sottoscritto, in campagna elettorale, le priorità delle
piccole imprese presentate dall’Associazione Artigiana attraverso il
“Manifesto” di Confartigianato Sardegna con il quale gli artigiani
sardi chiesero alla politica regionale un solido e tangibile sostegno
all’Artigianato sardo, per posizionarlo al centro delle strategie di
sviluppo della Sardegna, con l’obiettivo di riconoscere il ruolo
cruciale dell’imprenditore artigiano. Il “patto”, che gli artigiani di
Sardegna auspicano possa essere onorato nel corso del mandato
elettorale, comprende sette punti chiave: trasporti e infrastrutture,
credito e incentivi, energia, innovazione tecnologica e
digitalizzazione, lavoro e formazione, crisi demografica e
spopolamento, burocrazia e semplificazione amministrativa. L’operato
del futuro Presidente e del futuro Consiglio Regionale, rispetto agli
impegni, verrà monitorato dal team della ChainFactory srl, spin-off
accademico dell’Università di Cagliari guidato dal Professor
Alessandro Spano.

“Le 35mila imprese artigiane, con i loro 90mila addetti, realtà
dinamiche e, allo stesso tempo, fragili, sono pronte a contribuire
alla crescita dell’Isola ma chiedono garanzie, certezze e zero
burocrazia per la Legge Regionale 949, la legge artigiana – affermano
Mereu e Serra – c’è necessità di metterla in sicurezza e quindi
bisogna che diventi strutturale e torni a essere agile e rapida come
in passato. Lo strumento, in 4 anni, ha erogato oltre 80milioni di
euro di sostegni alle imprese sarde del settore”. “Il lavoro che ci
troveremo a compiere insieme alla Giunta sarà irto di difficoltà e,
viceversa, anche ricco di soddisfazioni se sapremo farlo insieme con
il giusto spirito costruttivo e di visione comune, perché l’unico
obiettivo sarà quello di far crescere la Sardegna –proseguono
Presidente e Segretario – ci mettiamo fin d’ora a disposizione per un
primo confronto con la Presidente, con gli Assessori e con le
Commissioni Consiliari: le nostre proposte saranno sempre franche,
costruttive e propositive e con l’unico obiettivo di sostenere il
comparto artigiano composto da 35mila imprese e dei loro 90mila
dipendenti”.

Queste le Tematiche Chiave del Manifesto Artigiano:

Trasporti e Infrastrutture: Garantire una continuità territoriale che
funzioni bene, migliorare l’intermodalità e realizzare nuove
connessioni ferroviarie tra gli aeroporti

Leggi di Settore, Credito e Incentivi: Adottare una legge quadro
regionale per l’artigianato, semplificare le procedure di
rendicontazione degli incentivi e coordinare gli incentivi a vari
livelli, rendendo strutturale la Legge 949/52 e ripristinando la
precedente procedura più snella e agevole.

Energia: Ridurre la dipendenza da fonti tradizionali e promuovere
l’utilizzo di energie rinnovabili.

Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione: Potenziare la Banda Ultra
Larga, avvicinare la ricerca tecnologica alle esigenze aziendali e
semplificare l’accesso a bandi e incentivi per l’innovazione.

Lavoro e Formazione: Incentivare la formazione professionale e
migliorare la collaborazione tra istituti professionali e imprese.

Crisi Demografica e Spopolamento dei Piccoli Centri: Contrastare lo
spopolamento, potenziare i servizi e rendere appetibili i piccoli
centri, incentivando la creazione di imprese nei piccoli centri.

Burocrazia e Semplificazione Amministrativa: Agevolare l’accesso a
servizi pubblici digitali, semplificare normative regionali e favorire
l’interscambiabilità documentale all’interno della P.A.

“E’ necessario cominciare ad affrontare la lunga, e atavica, serie di
problematiche che frenano la crescita dell’Isola – continuano
Presidente e Segretario – e liberare la forza produttiva delle piccole
e medie imprese che rappresenta quell’elemento fondamentale che
contribuisce alla crescita sarda con 4 miliardi di euro di valore
aggiunto, equivalente al 10,6% del totale regionale”. “Le 109mila
piccole e medie imprese sarde, di cui 34mila artigiane, con quasi
250mila addetti, operano in svariati settori come costruzioni,
autotrasporto e autoriparazione, servizi alla persona e digitali,
alimentazione e ristorazione, moda, pulizie e tutela del paesaggio e
tipico e tradizionale – concludono Mereu e Serra – un patrimonio di
tradizione, conoscenza, innovazione, talento, capacità, resilienza e
lavoro che le micro, piccole, medie imprese e le artigiane offrono
alla Sardegna, al resto d’Italia e d’Europa per la crescita economica
e lo sviluppo competitivo del tessuto produttivo e per il progresso
sociale di cittadini e imprenditori”.


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