Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Canale San Giovanni – L’opinione di Marcello Meloni: va tombato definitivamente. E’ la causa di “un mare” di guai

Canale San Giovanni – L’opinione di Marcello Meloni: va tombato definitivamente.  E’ la causa di “un mare” di guai

Quello scarico …va tombato definitivamente, è la causa di tutta una serie di limiti tra cui la balneazione, che si estende , a volte, fino a oltre la zona alberghiera del lido.
Come già venne fatto a suo tempo, si rivolge la proposta ai tecnici competenti, ossia, ufficio ambiente e igiene e opere pubbliche. Inizia così l’intervento di Marcello Meloni dopo la pubblicazione da parte nostra di una fotonotizia sullo stato del Canalone di San Giovanni “tappato” di Posidonia portata dalla forte mareggiata (LEGGI).

  • considerando che lo scarico anzi detto nell’articolo, pur essendo per tutta la sua interezza, partendo da via Carrabuffas , completamente coperto dalla strada via Barraccu, via Moro, termina il suo percorso proprio attraversando il Lungomare Barcellona e sfociando all’interno della rada di Alghero…
    Con tutto quello che ( non dovrebbe) incontra nel suo percorso.. non stiamo ad elencare.. il contenuto, …perché più volte è facile ritrovare tali reperti nel bagnasciuga della spiaggia di San Giovanni.
    Cosa ben più grave però il fatto che nel suo percorso le acque piovane vengano intercettate da scarichi diretti, ancora non individuati e quindi detti “abusivi” ..
    Ovviamente questo altro non fa che hai rilievi dei campioni delle acque venga poi attribuita la non idoneità e quindi si decreta il divieto di balneazione.
    Uno dei più gravi danni economici e d’ immagine che si possa fare ad una cittadina turistica con vocazione balneare. Non fosse ancor più grave il fatto che il corpo di polizia municipale impegnato nel periodo estivo.. non intervenga a far garantire la salute pubblica , ma verifica che in quel tratto di di spiaggia non si fumi..
    Il divieto di balneazione nell’anno 2023 è stato esteso fino alla Piazza Maria Carta, praticamente dalla foce del canalone quasi 700mt. di mare impraticabile, se non fosse che proprio lì davanti si trovano gli alberghi più storici di Alghero, dall ‘ hotel San Giuan, Il Gabbiano, Florida, Soleado, il Mare di Alida, Alma, Hotel Riviera..
    Direi che il danno è talmente grande che non si può più attendere oltre, se non intervenire subito !
    Probabilmente le progettualità sono già andate oltre e si sta attendendo l’ emissione del finanziamento del PNNR per poter dare via ai lavori.
    Quali lavori?
    Certo , la nostra proposta prevede la realizzazione di una vasca di raccolta , ne più ne meno che quelle di cui siamo a conoscenza, situate al disotto di piazza Sulis, l’ altra al Piazzale della Pace, e l ultima in via Lido fronte Piazza Maria Carta.
    Ecco la realizzazione e ubicazione ovviamente tra l’ incrocio di Via Aldo Moro e Via degli Orti, con la gran parte del giardino dell istituto ITIS, permetterebbe di
  • A) raccogliere le acque e non farle defluire a mare.
  • B) rilanciare con l’ ausilio di pompe i reflui alla stazione di pompaggio di via degli Orti.
  • C) il riutilizzo di una grande porzione di spiaggia libera all’interno del golfo di Alghero, che permetterebbe di sviluppare il tanto atteso Water Front, con nuovi chioschetti fronte mare.
    Ovviamente si da per scontato che tutte quelle opere insidiose , quali argini dello sbocco in cemento, migliaia di metri cubi di posidonia putrifi e maleodoranti, trovino quanto prima alloggiamento altrove e si permetta finalmente di dare dignità a quel tratto di città che dovrebbe essere il nostro Eldorado..
    Sono sicuro che in questi mesi non abbiamo perso tempo e sollecitati dai nostri albergatori e dagli operatori del turismo locale,  questa sarà tra le prossime azioni che si metteranno in campo insieme a tutti gli artisti che ci raggiungeranno questa estate..
    Dimenticavo Buon Venerdi Santo a Tutti cari concittadini.

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