Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

La Base Navale del Corpo Forestale di Alghero trae in salvo una Caretta Caretta. Consegnata al CRAMA del Parco Nazionale dell’Asinara

La Base Navale del Corpo Forestale di Alghero trae in salvo una Caretta Caretta. Consegnata al CRAMA del Parco Nazionale dell’Asinara

Nel pomeriggio di ieri 19 marzo, un pescatore diportista mentre si dilettava alla cattura del calamaro, proprio di fronte alla costa di Poglina, ha avvistato una tartaruga di mare della specie protetta Caretta caretta. L’animale nuotava con grande difficoltà e pareva non riuscisse più a immergersi. 

Prontamente il pescatore chiedeva l’intervento del Corpo Forestale di Alghero che allertava la sua Base Navale che interveniva con la motovedetta Barracuda. 

In pochi minuti raggiungevano il pescatore e prendevano in consegna l’animale in chiara difficoltà, per trasporla a cala del Tramariglio, presso la sede dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana. 

Il Parco fa parte della rete regionale, con competenza territoriale per la salvaguardia della risorsa marina e degli habitat di particolare pregio naturalistico. 

Così l’esemplare di tartaruga di mare dal personale dell’AMP, a sua volta, veniva dato in consegna allo staff del Centro Recupero Animali Marini (CRAMA) che opera da anni nel Parco Nazionale dell’Asinara, per il ricovero presso il centro di Cala Reale. Il giovane esemplare di Caretta Caretta, benché sia ancora impossibile conoscerne il sesso, è già stata battezzata con il nome di Francesca. Si salverà, nonostante la criticità dello stato in quanto sul carapace presentava una fitta attività vegetativa, segno inequivocabile che l’animale si trovava da tanto tempo a galla impossibilitato ad immergersi per potersi cibare.

Dalla prima visita gli esperti ipotizzano che l’animale possa aver ingerito del materiale plastico che gli ha creato costipazione e presenza di gas, tanto da impedirgli di immergersi e cibarsi.

Una favola a lieto fine, grazie alla sensibilità del pescatore sig. Giorgio, al pronto intervento del Corpo Forestale marittimo, e alla collaborazione tra i due Parchi di Porto Conte e di Asinara e allo staff del personale del CRAMA.

Una sinergia fatta di impegno e alta professionalità, ma che fa riflettere quanto sia sempre più devastante per la fauna marina la presenza della plastica sui mari che si confonde con il cibo e che porta a morte certa sempre più animali in modo diretto e indiretto.

L’animale si trova ricoverato in una delle vasche di degenza dell’ospedale dell’Asinara, sotto controllo sanitario, pesa 4 chili e presenta una lunghezza di 40 cm.

 


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