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Noemi Satta e Emanuel Ingrao a Sassari il 19 marzo, “La cultura cura”

Noemi Satta e Emanuel Ingrao a Sassari il 19 marzo,  “La cultura cura”

Il 19 marzo a Sassari per un’anteprima del festival di letteratura giornalistica Liquida e il 20 marzo a Cagliari per il festival diffuso Éntula, Noemi Satta e Emanuel Ingrao presenteranno il saggio “La cultura cura. Progettare nuovi centri culturali in tempi incerti”, edito da Vita e Pensiero

 

Partendo dall’esempio del centro culturale Magnete di Milano, l’esperta di innovazione culturale e manager strategica Noemi Satta spiega nel saggio “La cultura cura. Progettare nuovi centri culturali in tempi incerti” (Vita e Pensiero) l’impatto positivo della cultura in territori fragili. Satta, curatrice e autrice del volume, sarà nell’Isola con uno degli autori, Emanuel Ingrao, per presentare l’opera il 19 e 20 marzo rispettivamente a Sassari e Cagliari.

Sassari. L’incontro, un’anteprima del festival Liquida, si terrà nella Biblioteca comunale. Gli autori dialogheranno con Barbara Vargiu.

Cagliari. La seconda presentazione, organizzata nell’ambito del festival Éntula, si terrà nella sede della Fondazione Giuseppe Siotto. Al fianco di Satta e Ingrao ci sarà Fabrizio Frongia.

Gli eventi, che si terranno entrambi alle 18, sono realizzati in collaborazione con il Sistema bibliotecario di Sassari, la Fondazione Giuseppe Siotto, il Comune di Cagliari, le librerie Koinè Ubik di Sassari e Miele Amaro Ubik di Cagliari.

Il libro. Cosa vuol dire curare un territorio? La cultura può essere uno strumento di cura? Cura e cultura come possono essere strumenti di rigenerazione di territori fragili? Il testo racconta, a partire dalla case history di un nuovo luogo nella periferia nord di Milano, Magnete, i modi in cui si può progettare e rigenerare la città. Valorizzare la dimensione culturale è la leva per la cura di tessuti sociali complessi, attraversati dalla iperdiversità – generazionale, di genere, provenienza geografica, background migratori, condizioni lavorative, abitative, di salute. Il volume descrive le tappe del percorso, gli attori in gioco, gli scenari in movimento, le difficoltà della progettazione in tempi interrotti dalla pandemia, le insidie dell’accesso da outsider in un quartiere, ma anche le potenzialità e gli elementi che hanno contribuito alla riuscita di un intervento. Magnete rappresenta un esempio di come si possa rispondere alla sfida di creare spazi pubblici a base culturale, abilitando comunità e territori al cambiamento, imparando prospettive e pratiche del fare insieme.

Noemi Satta è esperta di innovazione cultu­rale e manager strategica, si occupa di politi­che pubbliche, partecipazione e co-design di processi e progetti per enti pubblici e privati, fondazioni e comunità territoriali. Dal 2000 immagina e realizza trasformazioni e policy di rigenerazione per condividere, aprire e ricreare possibilità. Ha lavorato, in consulenza e for­mazione, tra gli altri, con Fondazione Cariplo, Fondazione Fitzcarraldo, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Pistoletto Cittàdellarte, Musei civici di Reggio Emilia, Regione Sar­degna, Ufficio Unesco Comune di Cremona, Università Cattolica di Milano e Brescia, Po­litecnico di Milano. Dal 2020 segue la regia strategica di Magnete, con Shifton, studio di design per l’innovazione sociale.

 

Il festival Éntula è organizzato dall’associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna.


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