Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

L’isola ha bisogno anzitutto di un piano per l’energia che risolva equivoci e ritardi non più sostenibili

L’isola ha bisogno anzitutto di un piano per l’energia che risolva equivoci e ritardi non più sostenibili

TEDDE E CARIA (FORZA ITALIA): ENERGIA IN SARDEGNA, SUPERARE IL GAP STORICO CON UN’AGENZIA REGIONALE E IL COINVOLGIMENTO DEI TERRITORI

«Per ridare impulso all’industria sarda e favorire l’insediamento di nuove realtà nelle aree più vocate, l’isola ha bisogno anzitutto di un piano per l’energia che risolva equivoci e ritardi non più sostenibili per gli imprenditori, costretti a sostenere costi insopportabili rispetto ai loro competitor italiani e internazionali». Lo sostengono, in una nota, i due candidati algheresi di Forza Italia alle prossime Elezioni Regionali del 25 febbraio, Marco Tedde e Giovanna Caria. «Il governo regionale dovrà portare avanti l’idea di una Agenzia regionale dell’Energia che per prima cosa porti a compimento il progetto per la dorsale del gas, colmando un gap storico, dato che la Sardegna è l’unica regione d’Italia che non ha il metano – sottolineano i due esponenti azzurri – Attraverso l’Agenzia sarà più semplice la gestione delle fonti primarie in funzione dell’autosufficienza, mettendo un argine a speculazioni e consumo indiscriminato del nostro territorio». Secondo Tedde e Caria un sistema sensato non può prescindere dal coinvolgimento degli enti locali e dei territori, che conoscono meglio le potenzialità e le esigenze di ciascuna area e di ogni comunità. Solo così può avere una ratio l’uso di dighe e bacini per l’approvvigionamento idroelettrico, la scommessa sull’idrogeno verde per sostituire i combustibili fossili, il mare e condizioni meteo-climatiche favorevoli alla produzione di energia da onde e moto ondoso. «Sull’energia – concludono i due candidati di Forza Italia – si gioca buona parte del futuro della Sardegna, occorrono scelte coraggiose e responsabili, sostenibili e lungimiranti, in grado di incentivare, anche attraverso dei contributi, la creazione di filiere industriali legate alla produzione energetica».


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