Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Valorizzazione del Geoturismo a Gadoni come Leva di Crescita, si conclude il secondo anno del progetto Geo Sard Gis

Valorizzazione del Geoturismo a Gadoni come Leva di Crescita, si conclude il secondo anno del progetto Geo Sard Gis

Il 10 febbraio segna la conclusione del secondo anno di attività del progetto Geo Sard Gis, una iniziativa portata avanti dall’Associazione Amici di Sardegna di Cagliari con il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna. L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva di numerosi Comuni sardi e gode del forte sostegno dell’amministrazione comunale di Gadoni, che si è distinta per il suo impegno nella valorizzazione e nello sviluppo del territorio.

 

Il progetto, che si articola su tre anni, ha iniziato nel sud della Sardegna, proseguito nel centro e quest’anno si estenderà al nord dell’isola. L’obiettivo è promuovere la conoscenza delle meraviglie sarde, spaziando oltre le aree costiere, e sostenere il Geoturismo come strumento chiave per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali. Il Geoturismo, inserito nell’ambito più ampio dell’ecoturismo, incoraggia la scoperta di siti naturali e geologici, dall’escursionismo all’arrampicata, offrendo una chiave di lettura profonda della cultura e storia locali.

 

Il progetto promuove un turismo responsabile, che rispetta e valorizza l’unicità geografica delle destinazioni, puntando su un approccio sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico. Finora hanno aderito al progetto Comuni come Arbus, Cagliari, Capoterra, Villasalto per il sud; Barisardo, Cuglieri, Desulo, Gadoni, Genoni, Masullas e Nureci per il centro; con interesse già manifestato da Ittireddu, Ozieri e Perfugas per il nord.

 

Il prossimo evento del 10 febbraio, ospitato dal Comune di Gadoni, metterà in luce le potenzialità geoturistiche del territorio, tra cui la Miniera di Funtana Raminosa e la Foresta Corongia. Il programma prevede interventi di esperti di rilievo nazionale in ambiti scientifici, universitari, professionali e antropologici.

Il ricco programma della giornata prevede la partecipazione di alcuni fra i più prestigiosi esperti nazionali sia di ambito scientifico e universitario ma anche in ambito professionale e antropologico. L’agenda della giornata, che avrà luogo al Centro polifunzionale di Gadoni Via Umberto I n. 90 a partire dalle ore 9:30, prevede i seguenti interventi:

  • Saluti delle autorità
  • Introduzione del Sindaco di Gadoni – Francesco Peddio
  • “GeoSardGIS : progetto di rete” – Roberto Copparoni – Presidente di Amici di Sardegna
  • In collegamento da remoto – ssa Agata Patanè – coordinatrice del Progetto REMI Rete nazionale delle Miniere italiane. Sono stati invitati a partecipare tutti i Sindaci dei Comuni partner di progetto.

Presentazioni in situ di:

  • “La rinascita dell’attività mineraria in Italia: l’importanza della formazione e il possibile ruolo delle miniere ” – Prof. Giovanni Grieco. Università degli Studi di Milano.
  • “Dalla geostatistica allo studio di fattibilità per la valorizzazione dell’area mineraria di Funtana Raminosa. Esperienze professionali e di vita mineraria” – Sandro Putzolu e Dott. Giambattista Novella rispettivamente, già Direttore e Geologo presso la Miniera di Funtana Raminosa.
  • “Progetto Open Your Mine. Miniere aperte” – Alessandro Abis – Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
  • “Il tratto del Cammino di Santa Barbara nel territorio di Gadoni” – Alessandra Milesi, Dott.ssa Ponziana Ledda – Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.
  • “L’evoluzione del Paesaggio della Barbagia” – Alberto Marini – Responsabile della Associazione del Parco Geominerario della Sardegna
  • “L’inquadramento geologico del territorio di Gadoni” – Dott.ssa Laura Sanna – CNR IGAG sez.Cagliari.
  • “Funtana Raminosa: comunicare l’identità territoriale di Gadoni” – Dott.ssa Barbara Aldighieri (CNR IGAG sez. Milano) e Davide Tagliabue, Università degli Studi di Milano.

 

L’appuntamento è quindi a Gadoni il 10 febbraio, per un’occasione di approfondimento e scoperta del valore aggiunto che il geoturismo può rappresentare per la Sardegna. Un’opportunità da non perdere per conoscere da vicino le iniziative di sviluppo sostenibile e di promozione culturale del territorio.

 

Courtesy Ufficio Stampa


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