Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Ad Alghero il talk politico si organizza in macchina, la genialata tutta in salsa catalana del Trio Rascassa

Ad Alghero il talk politico si organizza in macchina, la genialata tutta in salsa catalana del Trio Rascassa

Quanti modi ci sono per far campagna e propaganda elettorale? Tanti sicuramente.  Ognuno ha il suo approccio, ognuno crede di adottare il metodo migliore.
E  per far conoscere meglio i candidati? Anche qui, al di là dei metodi canonici, che si compongono di santini, telefonate, SMS, ed ora a dosi davvero industriali di massaggi su WhatsApp, qui il messaggio elettronico risulta ecologico, con risparmio di carta e inchiostro, ma sono le memorie d’archivio telefoniche che vengono poste a dura prova.
Qualcuno ha provato a ribaltare tutto, compresi i canonici talkshow televisivi se non radiofonici.

Ecco che ad Alghero, tre amici di vecchia data, inventano qualcosa di nuovo, di assolutamente originali: intervistare i candidati, udite udite dove? In macchina!
Una vettura di colpo diventa uno studio, con costi ridotti all’osso, con mezzi tecnici alla portata di tutti, dove la cosa più importante è la presenza di uno smartphone di buona qualità e soprattutto una rete che funzioni. Il resto arriva da solo, o meglio lo costruiscono loro, il Trio Rascassa, che a dispetto del nomignolo, sono acuti osservatori della vita polita e amministrativa locale.
Il Trio Rascassa. TONY CORBIA, TONY STELLATO E GIGI CHESSA, nella vita quotidiana impegnati  in altre attività, intervistano e sono impegnati  a confezionare interviste in macchina,  riuscendo a far conoscere meglio i candidati a consigliere Regionale. Senza nulla chiedere.
Non sono giornalisti, e si beano di non esserlo, “visto quello che circola”, ci confida uno di loro.
Con un pizzico di ironia, che non guasta mai, porgono delle domande ai candidati con lo scopo di  mettere a nudo la loro personalità,  compresi gli obiettivi da raggiungere in caso di elezione.

L’ultima domanda è della incomparabile Madame Jeanne Antoinette Poisson ed allora…lì scatta il sarcasmo. Madame si è imposta all’attenzione del mondo politico locale, per una irriverente capacità di fare satira, citando fatti, parole e contesti, come nessun altro. Sfruttando in maniera seriale, le foto, tratte da giornali, Fb, e ritoccate ad arte con photoshop. Anche questa una genialata senza ombra di dubbio.
La cosa estremamente positiva è che ad Alghero tutti, sportivamente e in maniera trasversale, accettano di essere intervistati da Tony, Antonio e Gigi, perché  si passa un’oretta fra domande serie e risposte non concordate, dove di fatto si procede senza rete, ognuno affidato al suo intuito, alla sua capacità di capire chi si ha di fronte, e soprattutto sino a che punto ci si possa spingere con le domande cosiddette indiscrete. Ma aldilà di ogni obiettivo che i singoli attori in causa si propongono, quello che è certo e che è garantito il sorriso, lo sfottò, la goliardia che deve sdrammatizzare, e l’immancabile bottiglia di vino da condividere alla fine della puntata. Il pegno dovuto.

 


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