Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

CSA Sardegna, Agricoltori in piazza il 12 Febbraio: politica indifferente

CSA Sardegna, Agricoltori in piazza il 12 Febbraio: politica indifferente

Centro Studi Agricoli Sardegna organizza una protesta regionale per il giorno 12 febbraio alle ore 11 A Cagliari e nelle Sedi di Argea Op di Nuoro, Iglesias, Oristano e Sassari. Tore Piana:  l’agricoltura e l’allevamento  sardo attraversano il momento piu’ difficile degli ultimi 20 anni nell’indifferenza della politica e delle istituzioni –  a causa di una nuova pac con regole impossibili da applicare-  di una sempre maggiore e crescente  burocrazia- di produzioni agricole vendute a prezzi non remunerativi, di una presenza di superfici di terre civiche di difficile gestione, di calamita’ sempre piu frequenti dalla lingua blu alla peste suina, da ritardi nell’erogazione dei fondi csr/pac e indennizzi.  servono misure straordinarie urgenti entro pochi mesi altrimenti le imprese agricole sarde saranno al collasso irreversibile

Il momento per l’agricoltura della Sardegna è dei peggiori degli ultimi anni,  non basta il prezzo del latte di pecora pagato a 1,80 per risolvere i problemi dell’agricoltura e dell’allevamento Sardo, afferma Tore Piana del Centro studi agricoli. Oggi con l’ingresso del nuovo ciclo della PAC dal 1 Gennaio 2023, si sono imposte regole che in Sardegna sono quasi impossibili da applicare, mi riferisco alla condizionalità rafforzata, al rispetto di norme sull’ambiente, sull’utilizzo di trattori a movimento elettrico, a  vincoli sempre più restrittivi, che hanno aumentato a dismisura la burocrazia e conseguentemente creato anomalie sulle domande di aiuto dei fondi PAC  ( vedasi anomalie con codici MAN, le anomalie riferite alle PLT, le anomalie riferite alle discordanze di superfici dichiarate e di quelle rilevate dai controlli satellitari a seguito del recente Refresh. Anomalie che coinvolgono 16.000 domande ( 10.000 dal Refresh+4000 da MAN sui Uba a Ettaro e circa 2000 sulle PLT) con il conseguente ritardo o blocco del pagamento dei premi sia in anticipo che a saldo. In Sardegna dobbiamo aggiungere i ritardi anche di anni sui pagamenti delle misure a investimento del PSR e oggi CSR, oggi si stanno ancora istruendo e pagando misure della 4.1 del bando 2017. Se a questo aggiungiamo la difficoltà dell’allevatore Sardo nella gestione delle terre civiche a lui affidate dai comuni si capisce il grado di malessere che si registra nel mondo delle campagne, dove il più delle volte le produzioni agricole vengono vendute a prezzi poco o per niente remunerativi e aggiungiamo le oramai persistenti presenze di Virus come la Lingua Blu su ovini e bovini, danni da cavallette e da persistenti siccità, possiamo dichiarare che l’agricoltura Sarda si avvia al collasso. Tutto questo avviene nell’indifferenza di tutti, dalla politica alla opinione pubblica, che nel recente immaginario è convinta che a questo comparto arrivino numerosi e  troppi finanziamenti. Senza agricoltura e allevamento non si mangia, affermano dal Centro Studi Agricoli, Associazione che si occupa di agricoltura, molto presente nell’isola. Qui serve una moratoria di almeno 5 anni, afferma Tore Piana, per sanare i debiti degli imprenditori agricoli con INPS e BANCHE e contemporaneamente APPROVARE UN PIANO DI RILANCIO di lungo respiro, che guardi ai prossimi 10 anni e che dia certezze a chi investe nel comparto agricolo. Oggi tutto questo viene aggravato, si pensi all’esclusione del comparto ovini dagli incentivi dell’eco schema 1 titolo 2 della PAC, si pensi al valore dei titoli PAC dei terreni  troppo bassi, esistenti in Sardegna, si pensi alla cessazione dopo 7 anni degli sgravi INPS per i giovani che per la prima volta si insediano in agricoltura, si pensi alla cessazione dell’esenzione IRPEF sui terreni agricoli si pensi alla troppa burocrazia  esistente nella gestione dei bandi PSR/CSR, tutte problematiche che fanno allontanare completamente i giovani dalle campagne e non solo i giovani. Noi come Centro Studi Agricoli al contrario siamo convinti che in Sardegna per il comparto agricolo ci possa essere ancora un futuro ed è per questo che abbiamo organizzato una manifestazione di protesta regionale  che  deve anche essere  un grido di dolore,  necessario a sensibilizzare le Istituzioni sia Regionali che Nazionali, ma anche  l’opinione pubblica che deve conoscere la reale situazione dell’agricoltura, continua il Presidente del Centro studi Agricoli Tore Piana. Quando un cittadino va a acquistare nei supermercati un Kg di arance pagando 2 euro, deve sapere che al produttore vengono pagate 45 centesimi al Kg.   La nostra   protesta   si inserisce in un momento particolare dove ci sono le elezioni del rinnovo del Consiglio Regionale e fra pochi mesi il rinnovo del Parlamento Europeo e speriamo coincida anche con l’apertura di una finestra che permetta di cambiare alcune regole sulla PAC. Cambiare si può se c’è la volontà politica, per questi motivi il 12 Febbraio alle ore 11 faremo una manifestazione con       presenza  in contemporanea in 5 sedi Istituzionali sparse nelle provincie Sarde, che sono : sede dell’assessorato Regionale all’agricoltura a Cagliari e sedi dell’Organismo pagatore Sardo in agricoltura ARGEA OP di : Nuoro- Oristano-Iglesias e Sassari. Vogliamo precisare che la nostra protesta non ha nulla da condividere con altre proteste organizzate per l’agricoltura . Consegneremo a tutti i candidati a Presidente della Regione Sardegna una nostra proposta sulla soluzione delle problematiche dell’agricoltura e dell’allevamento in Sardegna, conclude Tore Piana.

           Ufficio Stampa Centro Studi Agricoli

 

PER LA SALVAGUARDIA E IL RILANCIO DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALLEVAMENTO IN SARDEGNA

 MANIFESTO DELLE RIVENDICAZIONI E DELLE PROPOSTE DEL CENTRO STUDI AGRICOLI

PROPOSTE DI LIVELLO REGIONALE

1)      Pagamento dei Saldi PAC  1′ Pilastro delle domande 2023 entro il 15 Febbraio 2024

2)      Pagamento a saldo di tutte le domande delle misure PSR e CSR/PAC  in arretrato anche degli anni precedenti entro Febbraio 2024

3)      Pubblicazione dei futuri bandi CSR/PAC  2024/2027 con programmazione a data fissa resa pubblica almeno 12 mesi prima

4)      Redazione dei bandi CSR/PAC semplificati, la cui adesione dovrà avvenire con la redazione da parte dei tecnici esclusivamente su schede tecnico/descrittive e solo  quando ammesse dopo breve istruttoria  si dovrà presentare il progetto esecutivo.

5)      Istruttoria delle domande CSR/PAC entro il limite massimo di 120 giorni

6)      Riduzione del 50% della burocrazia, con interventi  da parte del legislatore regionale sulla  catena di gestione e pagamento delle domande CSR/PAC

7)      Istruttoria delle domande e  pagamento indennizzi previsti al comparto agricolo entro un limite massimo di 120 giorni

8)      Potenziamento dell’agenzia regionale ARGEA OP, con inserimento di tecnici istruttori e amministrativi e lavorazione delle pratiche in Sardegna e non a Roma come oggi avviene.

9)      Rivisitazione  della riforma degli Enti Regionali Agricoli  ( Argea – Laore e  Agris)

10)   Approvazione di una nuova  Legge regionale sull’uso delle terre civiche in Sardegna

11)   Approvazione di una Legge Regionale che regolamenti le concessioni e l’uso dei terreni agricoli da destinare alle produzioni energetiche alternative ( agro voltaico e eolico)

12)   Approvazione di una Legge Regionale/Piano di rinascita  che rilanci il comparto agricolo e dell’allevamento in Sardegna

13)   Creazione di posti fissi nei porti della Sardegna, di controllo veterinario e fitopatologico delle merci in arrivo nell’isola ( animali vivi, carni, frutta e verdura  e materiale vegetale)

14)   Maggiore incentivazione dei contratti di filiera e dei Distretti Rurale e agro alimentari di qualità.

PROPOSTE CHE LA  REGIONE SARDEGNA DEVE RIVENDICARE VERSO IL GOVERNO NAZIONALE

1)      Inserimento dalla domanda 2024 del comparto Ovino e Caprino  nell’Eco Schema 1 titolo 2 della PAC, oggi ingiustamente escluso dai finanziamenti previsti.

2)      Modifica all’interno del PSN PAC  con l’inserimento della possibilità dei giovani entro 40 anni aventi titolo di studio 3′ media di partecipare agli incentivi previsti per i giovani, oggi esclusi, con il solo obbligo di aderire a un corso di 150 ore IAP.

3)      Modifica e revisione completa della PAC e del Piano Strategico Nazionale PAC, con abolizione del GREEN DEAL le cui regole in Sardegna sono di difficile applicazione.

4)      Applicazione degli incentivi, oggi aboliti dopo 7 anni  ai giovani agricoltori entro i 40 anni , che si insediano in agricoltura per la prima volta con sgravio contributi INPS per 24 mesi

5)      Applicazione dell’esenzione IRPEF e IMU  per i terreni e immobili di produzione agricola, oggi aboliti dal Governo Nazionale.

6)      Riduzione dei costi di trasporto merci da e per la Sardegna, applicando una vera e propria continuità aerea e navale  delle merci .

7)      Mantenimento per i prossimi anni degli incentivi del gasolio agricolo a favore degli agricoltori.

8)      Maggiore attenzione alla Regione  Sardegna nella ripartizione dei fondi Comunitari e Nazionali, oggi abbondantemente penalizzata rispetto ad altre regioni Italiane.

Cagliari li 26 Gennaio 2024            Direttivo Centro studi agricoli


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