“La comunità di Orani, come la Sardegna intera, piange per la scomparsa di Paolo Modolo.
Con lui ho condiviso tanto del mio percorso artistico e ho avuto l’onore di presentare quasi tutte le edizioni di “Moda sul Monte Gonare”, l’evento in notturna che accostava l’arte della creatività in Sardegna, con i migliori stilisti, al chiaro di luna che illuminava quei luoghi così ricchi di fascino e poesia.
Per Paolo Modolo, che amava tanto la definizione di “mastru e pannos”, parlare attraverso un vestito significava rendere meno sfuggente il concetto di identità, “perché indossare è una traccia di appartenenza, un puro atto di comunicazione”.
Inizia a 11 anni e a 19 apre la sua prima bottega, alternando per lungo tempo l’attività di sarto con quella di minatore.
Uno dei primissimi clienti è Costantino Nivola: “Era piccolo e magro, – ricorda Modolo – Mi pagò con un quadro, e dietro c’era scritto s’arte tua pro s’arte mea. L’ho regalato a un amico, ignaro del valore che avrebbe assunto nel tempo, ma la foto di Antine con l’abito mio la tengo qui, davanti al tavolo da lavoro».
Il sarto di Orani lungo viaggio costellato di successi, porta in passerella il velluto dei pastori nelle sfilate di Cagliari, Roma, Firenze, Milano, Verona, Londra e persino Santo Versace indossa i suoi abiti, così come il Presidente Francesco Cossiga a cui lo legava un bel rapporto di amicizia.
Ai suoi affetti più cari l’abbraccio più affettuoso” conclude Giuliano Marongiu