Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Gli uomini della BN del Corpo Forestale di Alghero hanno intercettato una persona con 320 ricci di mare appena prelevati

Gli uomini della BN del Corpo Forestale di Alghero hanno intercettato una persona con 320 ricci di mare appena prelevati

Ci risiamo, con il nuovo anno ricomincia la pesca illegale del ricci di mare.
Questa mattina, 11, gennaio, gli uomini della Base Navale del Corpo Forestale di Alghero hanno intercettato, lungo la strada costiera di Mugoni, una persona che aveva appena prelevato dal mare 320 pregiati ricci di mare.
L’uomo di origini algheresi “pescato” in flagranza, si trovava in attesa e, probabilmente, si apprestava a portare via il carico magari con la complicità di qualche socio, sicuro ormai di averla fatta franca. La fortuna ha deciso diversamente.
Immediatamente identificato per prima cosa gli veniva posto sotto sequestro il prezioso carico con gli attrezzi e, contestualmente, gli veniva comminata una pesante sanzione che va da 1.000,00 a 3.000,00 Euro.

Naturalmente, i ricci che aveva appena prelevato si presentavano ancora perfettamente integri e vitali, pertanto gli Agenti della Forestale, tramite la M/V Barracuda provvedevano a liberali all’interno dell’Area Marina Protetta al largo della costa della Bramassa.
Anche quest’anno la musica non cambia; non appena è stato emanato il Decreto RAS del 4 gennaio 2024, che ne autorizza la pesca ai soli professionisti muniti di specifica licenza, è scattata la frenesia di procurarsi la prelibata polpa che puntualmente finisce nei canali di vendita più disparati.
La Forestale invita chiunque a non consumare tale prodotto se non regolarmente certificato, in quanto le condizioni igieniche che seguono la raccolta delle gonadi non garantiscono affatto le condizioni minime d’igiene; esponendosi a gravi rischi per la propria salute; oltre che a evitare che ci si renda complici di una pratica illegale e altamente impattante nel progressivo impoverimento dei fondali marini, di cui la risorsa riccio è già in gravissima sofferenza.
Per questa ragione la Forestale sta implementando i controlli, anche con il rinforzo di uomini e mezzi, affinché questa preziosa risorsa ittica possa ritrovare l’equilibrio che le compete nella delicata catena ambientale marina.


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