“Dopo oltre due mesi dalla manifestazione pubblica in difesa della sanità algherese i cittadini, e soprattutto le donne, si sono ritrovate sabato scorso davanti all’ospedale civile per denunciare altri disservizi della sanità di questo territorio.
Infatti la recente chiusura del punto nascita e la riduzione dell’assistenza del reparto di pediatria, rappresenta un ulteriore duro colpo al’utenza.
Le rassicurazioni a mezzo stampa della dirigenza della ASL nulla cambiano rispetto alle denunce pubbliche da parte di questo comitato e delle rappresentanze politiche del territorio; il timore infatti è che questa temporanea sospensione del servizio sanitario, possa portare ad un ridimensionamento dei servizi sanitari con la eventuale definitiva chiusura del punto nascita di Alghero.
I comitati scriventi alla luce delle esperienze di questi ultimi anni, denunciano la mancanza di una seria programmazione dei servizi sanitari del territorio, il continuo avvicendarsi, da parte di un ristretto e poco ”segreto” gruppo, di incarichi e dimissioni e poca attenzione alle esigenze dei cittadini sempre costretti a lunghe attese o a rivolgersi al privato.
A dominare lo scenario della gestione sanitaria sembra essere l’improvvisazione, una continua emergenza a risolvere problemi contingenti, o assecondare i protagonisti di certa fallimentare politica che non disdegna di usare le strutture sanitarie pubbliche come sfondo propagandistico.
Ciò che è stato evidente sabato scorso è stata l’assenza dei primi cittadini del territorio, in primis quello di Alghero, considerato che da qualche settimana riveste l’incarico di Presidente del comitato socio-sanitario di questo territorio” chiude la nota a firma del
Comitato spontaneo a difesa della salute
Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa
Comitato nuovo ospedale