Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Antenna per la telefonia nel Parco Tarragona? Solo se si riduce del 30% la potenza, lo dice l’Arpas. Il Comune nel mentre non autorizza

Antenna per la telefonia nel Parco Tarragona? Solo se si riduce del 30% la potenza, lo dice l’Arpas. Il Comune nel mentre non autorizza

 

In data odierna 15 dicembre da parte della SUAP di Alghero è stata protocollata la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi relativa alla pratica di  installazione nel Parco Tarragona di un’antenna per radio telefonia e telecomunicazioni, per intenderci quel traliccio che ha generato un movimento da parte di un comitato spontaneo che difendeva le ragioni secondo le quali nel Parco Tarragona l’antenna non si doveva installare.

Ebbene con il provvedimento di oggi, molto interessante per i risvolti che contiene, il dirigente l’ingegner Balzano, ritiene che non sussistano i presupposti di fatto e di diritto per l’adozione di questo provvedimento, in considerazione dei pareri espressi in seduta di conferenza asincrona il 12 sempre di questo mese di Dicembre, pertanto non autorizza la ditta Iliad Italia società per azioni alla realizzazione del progetto per la realizzazione installazione di un impianto per la telefonia mobile cellulare del gestore Iliad in località Parco Tarragona nel comune di Alghero (LEGGI).

Ed è molto interessante il parere rilasciato dall’Arpas regionale dove si legge che ” sono stati effettuati a verifica e integrazione di quelli presentati dal proponente stesso, calcoli previsionali del valore di campo previsti in seguito all’implementazione del progetto, mediante software con risultati non conformi ai limiti fissati dal DPCM dell’8 luglio 2003, considerato inoltre che il contributo dell’impianto in esame si somma a quelli preesistenti dando luogo a campi elettromagnetici superiori al valore limite di attenzione di obiettivi di qualità di 6 W/m fissati dal DPCM. E ancora “alcune aree nelle quali l’impianto in esame può dare luogo a campi elettromagnetici superiori al valore di 6 V/m sono previste permanenze superiori alle 4 ore giornaliere in quanto attualmente esse appaiono quali pertinenze abitative  e pertanto in esse risultano applicabili il valore limite di attenzione e l’obiettivo di qualità. Si esprime pertanto parere sfavorevole alla realizzazione dell’opera in progetto le cause ostative al parere favorevole potrebbero essere superate per giungere a un giudizio favorevole condizionato alla verifica delle seguenti prescrizioni: riduzione della potenza totale del connettore d’antenna nelle massime condizioni di carico almeno del 30% per i trasmettitori Iliad e relativi al settore.

Ed è questo l’elemento da sottolineare, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas) dimostra ancora una volta che è del tutto evidente che quando i controlli si effettuano, si possono anche trovare le condizioni propizie per dare delle prescrizioni vincolanti ai gestori.

Tradotto in parole povere significa che se Iliad volesse impiantare il traliccio nei giardini Tarragona, dovrebbe ridurre la potenza al connettore antenna del 30%. Ed è proprio su questo che bisogna battere, nel pretendere che i rilievi vengano effettuati in tutti i punti dove insistono impianti di stazione radio base per la telefonia mobile.

E giusto a titolo di esempio si ricorda che ad Alghero nel 2020 vennero effettuati dall’Arpas due rilievi, uno in via Degli Orti dove l’emissione consentita era di 6 V/m e fu rilevato un  valore massimo di 3,5 Volt metro e minimo di 1,4.

In un altro punto di rilevazione in via Grazia Deledda su un terrazzo privato, in un’area che doveva contenere radiofrequenze di 6 Volt metro, il valore massimo rilevato fu di 11,8 V/m  e minimo di 3,8. E’ la certificazione che nella nostra città serve monitoraggio costante delle radiofrequenze ed è questo il tema che bisogna affrontare nel futuro prossimo, molto più pressante di quanto possa essere l’opposizione all’installazione di una antenna, che come noto dalla norma oggi è ricondotta a una sotto struttura urbanistica e quindi concedibile.

E proprio nel documento Suap emerge che non è stato il Comune a negare l’installazione dell’antenna ma è stata l’amministrazione a negare il parere favorevole, in conseguenza di quello emesso dall’Arpas Sardegna che pone condizioni ben precise e vincolanti: -30 di potenza totale al connettore d’antenna.

Quindi in campo ora ci sono de opzioni, o ridurre la potenza, o procedere nella installazione del traliccio spostandolo di qualche decina di metri, verso la piazza. E si aprirà, come intuibile un’altro fronte di protesta, perchè in piazza della Mercede …….

 


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