Grazie all’intenso lavoro svolto negli ultimi anni dalla Delegazione Sardegna, guidata da Silvano Aru presidente regioanale, e dalle sue rappresentanti nel Consiglio Direttivo dell’Associazione BAI, nell’ultima variazione di bilancio approvata dal Consiglio Regionale si assegna alla rete sarda dei Borghi Autentici d’Italia – composta da 44 Comuni aderenti – un finanziamento di euro 1.500.000,00 per il triennio 2023-2025.
L’obiettivo della rete BAI è quello di riscoprire i borghi italiani quali luoghi da vivere, sostenere e preservare. Acquisito questo concetto fondante, la Delegazione Sardegna dell’Associazione BAI, che conta una cinquantina di comuni, si è sempre distinta a livello nazionale per il suo impegno nel portare avanti azioni incisive nella valorizzazione delle risorse locali e nella promozione turistica quale unico rimedio per contrastare il triste fenomeno dello spopolamento.
In particolare, la propria azione, esempio e stimolo per tutti i comuni sardi, si sviluppa nelle seguenti direttrici:
1) offerta turistica – laddove ve ne siano le condizioni di contesto oggettive – intesa come orgoglio di comunità, capacità imprenditoriale, collaborazione fra pubblico e privato nell’organizzazione di un contesto di esperienza nella destinazione. Un turismo sostenibile, pluridimensionale, attento alle fragilità del territorio, che crea occasioni di confronto e socializzazione con il “cittadino temporaneo”;
2) ambiente e paesaggio, quali elementi imprescindibili per assicurare qualità di vita, il desiderio di residenzialità, la riappacificazione tra l’uomo e la natura ed un nuovo patto di convivenza e di reciproco sostegno, all’insegna della sicurezza e della bellezza diffusa; riprendere a pensare “alla terra”, coltivarla, averne cura e “presidiarla” incrociando la tradizione.
3) protagonismo della comunità locale, quale contesto entro il quale sollecitare lo slancio verso una costruzione attiva del presente e del futuro, individuando bisogni ed opportunità e facendo sì che la comunità sia protagonista e non delegante.
4) creazione e diffusione di cultura – a partire dalla scuola – per innalzare la consapevolezza, la conoscenza, il dialogo e l’innovazione anche nei processi produttivi artigianali e diffondere la Ricerca finalizzata allo sviluppo;
5) una comunità locale “aperta ed inclusiva”, ovvero in grado di accogliere in modo sostenibile visitatori ma anche immigrati nel quadro di un processo di cittadinanza attiva.
“Le risorse assegnate dalla RAS per il prossimo triennio permetteranno di implementare le progettualità atte a promuovere e valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale, materiale e immateriale e, in primis, la cultura dell’ospitalità di tutti i comuni associati della Sardegna – spiega Silvano Arru, presidente regionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia – La continuità dei progetti “Comunità Ospitali”, “Sostegno e accompagnamento per la promozione turistica dei Borghi Autentici della Sardegna” e “Rafforzamento dell’ospitalità diffusa nei borghi” consentirà di cogliere gli obiettivi sopra citati e offrire, così, rinnovata vivacità alle comunità sarde.”
La Delegazione BAI Sardegna ringrazia, in modo particolare, l’Assessore regionale agli Enti Locali e il suo Assessorato per la sensibilità dimostrata nell’accogliere la proposta.