Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Enrico Daga (PD): “Ad Alghero non esiste una politica dello sport e delle sue infrastrutture”

Enrico Daga (PD): “Ad Alghero non esiste una politica dello sport e delle sue infrastrutture”

Riflettevo sullo sport ad Alghero.
Basket, Calcio, calcio a 5, Bike.
Vi sembra normale che le prime squadre algheresi, di importanti discipline diverse tra loro, siano costrette a scendere in campo in città diverse dalla nostra perché ad Alghero non esiste una politica dello sport e delle sue infrastrutture ?
E dei ragazzi dell’ agonistica nuoto che devono andare a Sassari o Porto Torres?
Se questo non è un fallimento, cos’altro deve succedere per renderci conto che in questa città, tolta un’ordinaria amministrazione più che precaria, non esiste uno straccio di programmazione?
Le parole di Enrico Daga segretario cittadino del Partito Democratico sono dure, e arrivano in un momento molto particolare per la città di Alghero.
Città salita prepotentemente alla ribalta della cronaca sportiva dopo anni di letargo nelle discipline più popolari.
Alghero sino a qualche lustro fa era l’emblema della vivacità soprattutto nell’impiantistica sportiva, per la presenza di campi di calcio, attivi non solo in città, ma nelle periferie e nelle borgate, basket compreso.
L’accelerata dei movimenti non solo calcistici, ma di calcio a 5, di ciclismo, di nuoto, del baseball, dello stesso basket, hanno fatto “scoprire” una città impreparata, soprattutto per quanto attiene la nuova impiantistica, che deve rispondere non solo a criteri moderni di progettualità e comfort, ma dare persino risposte a un movimento costretto, purtroppo, a migrare.
Soffrono e non poco le attività più popolari, come il calcio, il calcio5,  il ciclismo, il nuoto. Nel basket grazie alla lungimiranza di società private, in cammino c’è una progettualità che nel volgere di qualche anno darà risposte tangibili. La Catalana Baseball & Softball Alghero, ha compiuto un autentico miracolo, volando in serie A, ma il suo impianto, aggiustato in corsa dall’Amministrazione, non ha un posto a sedere, ed è contiguo a una attività, quella del tennis, che necessita di messa in sicurezza e monitoraggio costante.
Ha ragione Enrico Daga, ed è anche troppo facile sottolinearlo, ma è altrettanto vero che la politica, quella che ha capacità decisoria, non ha avuto l’intuito di predisporre un programma che prevedesse un’autentica rivoluzione nell’impiantistica sportiva algherese.
Ma Daga è un politico, espressione del Partito Democratico, segretario cittadino e aver denunciato in maniera secca questa situazione, fa emergere ancor di più la colpevole latitanza di chi doveva prevedere per Alghero qualcosa che ancora oggi non si vede.
Piange il cuore sentire il nome di un sodalizio algherese che gioca in casa… a Olmedo, ora fa capolino anche Usini. Una stonatura indiscutibilmente, mentre persino l’opzione di rispolverare il vecchio e sorpassato campo Mariotti, si rivela una mera panacea. Alghero, il suo movimento, le società e i suoi giovani, meritano ben altro.
E sarà questo, un tema di grande portata nei programmi futuri delle compagini politiche che ambiranno ad amministrare  questa città nel prossimo quinquennio.
Perchè è inutile nascondere che il più grande partito politico, autentico serbatoio di voti ad Alghero, roba da maggioranza assoluta, si chiama SPORT. E non si riesce persino a immaginare cosa succederebbe se lo SPORT  decidesse, per una sola volta, di unirsi in un unico contenitore, sarebbe……


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