Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Tempio – Prosegue “Qui c’è aria di cultura”, vetrina AES sull’editoria regionale

Tempio – Prosegue “Qui c’è aria di cultura”, vetrina AES sull’editoria regionale

Continua a soffiare l’aria della cultura a Tempio grazie alla vetrina dell’editoria regionale “L’isola dei libri” nella tre giorni organizzata dall’Associazione editori sardi con il contributo della Regione Sardegna e il supporto e la collaborazione della Libreria Bardamù, della Cooperativa Athena, del presidio culturale Carta Dannata e del Museo Organica. “Storie, paesaggi, confini” è il tema di quest’anno e ieri, sabato 11 novembre, i paesaggi del nord Sardegna, dalla Gallura al Golfo dell’Asinara, hanno attraversato lo Spazio Faber, teatro degli incontri con gli autori e della fiera del libro. Le presentazioni si sono aperte con “Introduzione alla grammatica gallurese” di Emilio Aresu (Taphros) in un dibattito con Ivan Ponsano e Francesca Ruiu sviluppato interamente nella lingua di Tempio: il libro costituisce il tentativo di compiere il primo studio analitico ad ampio spettro, dalla fonetica all’ortografia, dalla morfologia alla sintassi. Il gallurese, ha detto l’autore, è una lingua antica ma ancora poco conosciuta che ha una propria dignità e regole differenti dall’italiano e dagli altri dialetti isolani, pur con radici comuni. Attraversando la Sardegna settentrionale si è arrivati lungo le coste dell’Asinara per la presentazione del primo di una collana sui parchi naturali sardi curata dall’editore Carlo Delfino, con Vittorio Gazale e il commissario straordinario del Parco, Giancarlo Muntoni. L’Asinara, è stato detto, è un angolo di Sardegna ricco di storia e di storie, col suo passato di isola-carcere, ma che oggi deve ritrovare slancio grazie alle iniziative che saranno introdotte anche in collaborazione coi partner privati. La nuova collana punta a raccontare storia, anima e luogo delle aree protette che costellano il perimetro dell’isola con la collaborazione dei direttori e dei funzionari chiamati ad amministrarle.

In un viaggio a ritroso nello spazio e nel tempo si è poi tornati in Gallura, in particolare nell’antico stazzo della famiglia Masu a Cultisìa, “La cussorgia della gente cortese” (Taphros) nei pressi di Luogosanto: il libro è la ricostruzione di un angolo di Sardegna in cui si sono tramandate le usanze, i racconti, le abitudini lungo diverse generazioni, a cura di Lucia Naviglio, Gavino Masu e Giovanni Masu, classe 1930 e memoria storica della famiglia. Come ha spiegato Lucia Naviglio, a Cultisìa si percepiscono ovunque i segni di tante vite passate tra lavoro, fatica, socialità, uno spazio che oggi sta rinascendo grazie ai discendenti della famiglia. Nel viaggio ideale dell’AES ha trovato posto anche Sassari, dov’è ambientato “Magistrite” (Maxottantotto edizioni), di Cristiano Idini, magistrato onorario e boxeur dilettante che proprio tra tribunale e palestra ha costruito il suo romanzo d’esordio. Magistrite, ha spiegato l’autore dialogando con Laura Fadda, è un termine inventato che fa pensare a una malattia, un’infiammazione dell’ego di chi crede di essere antropologicamente diverso dagli altri, come il protagonista del racconto – di cui, ha detto Idini, è in preparazione il seguito.

La serata è stata preceduta da un altro viaggio, nel paesaggio incantato di Curadureddu, tra i boschi che ospitano il Museo di educazione ambientale Organica: Enedina Sanna, introdotta dalla presidente AES Simonetta Castia e dalla responsabile del museo e del centro di educazione ambientale Giannella Demuro, ha rievocato le atmosfere fantastiche delle Fiabe italiane di Italo Calvino a cent’anni dalla nascita dell’autore. Immagini magiche richiamate dal racconto gallurese di “I tre fiori della felce maschio”, e della fiaba siciliana “La ragazza colomba” fino al mito di Perseo, in uno spazio incantato ai piedi del Limbara, ha spiegato Enedina Sanna, che sarebbe piaciuto molto all’autore triestino, la cui madre Eva Mameli, sassarese, era botanica e naturalista.

La manifestazione aperta al pubblico si concluderà oggi, domenica 12, con Marcello Muroni e il suo Toponigmistica sarda. Giochi di parole con i toponimi della Sardegna (Alfa editrice), Gavino Demartis con Il tomo e lo scettro (La Città degli Dei) e Ruggero Roggio con Il re delle api (Arkadia), presentato da Domenica Azzena. Alle 19 il Museum Bar ospita l’ultimo incontro, Novelle di Sardegna di Paolo Cuccuru (Maxottantotto edizioni). Nel progetto sono coinvolte, come sempre, le scuole del territorio attraverso il ciclo di incontri “Adotta un libro sardo”, in corso dal 6 dicembre presso le scuole di Tempio Pausania e dei comuni limitrofi: domani, lunedì 13, all’Istituto tecnico “Don Gavino Pes” di Tempio, è in programma il recital matinée per le scuole La distanza dalla Luna, di e con Marta Proietti Orzella, tratto da Le cosmicomiche di Italo Calvino.

 


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