“L’ ennesimo colpo inferto alla sanità Algherese. Sono trascorse solo alcune settimane dall’assemblea pubblica svoltasi ad Alghero per chiedere che venga garantita la funzionalità dei servizi ospedalieri, e la risposta giunge rapida al limite della provocazione”, è l’inizio di una nota stampa del Partito Democratico di Alghero che prosegue:
“È paradossale, dopo un’ imponente manifestazione a carattere fortemente propositivo, c’è invece chi lavora per acuire le criticità.
Ciò che connota l’inadeguatezza della sanità pubblica si può riassumere con l’insufficienza delle strutture e la carenza di personale.
La mancata programmazione da parte dì chi è deputato a svolgere funzioni pubbliche essenziali, é alla base della crisi che da anni attraversa il comparto sanitario.
Nonostante il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna voluto fortemente dalla precedente giunta al governo della Sardegna preveda per Alghero un ospedale di primo livello, le scelte dell’attuale destra al governo vanno in direzione ostinatamente contraria.
E’ di questi giorni la notizia della decisione dello sfratto del servizio di oculistica dall’ospedale Marino e ricollocato al quarto piano dell’ospedale civile.
Un fulmine a ciel sereno, una scelta calata dall’alto all’ insaputa degli stessi operatori sanitari.
Il trasferimento comporterà l’interruzione del servizio che realizza oltre quaranta interventi di chirurgia alla settimana : una vera eccellenza nel panorama Sardo (e non solo).
Sappiamo bene che la struttura ospitante necessita di una consistente ristrutturazione, e con essa l’inevitabile interruzione di un virtuoso circuito di prestazioni.
Per assurdo lo spazio liberato al Marino sarà occupato da un servizio di medicina dello sport che, come noto, è un servizio territoriale e non ospedaliero.
E’ inoltre prevista la chiusura del punto nascita, ufficialmente per un intervento di prossima ristrutturazione, in realta la causa della chiusura è riconducibile alla mancanza di pediatri.
E’ altresì inspiegabile ciò che sta succedendo con la trasformazione della direzione del reparto di anestesia e rianimazione da ospedaliero a universitario. Una scelta che mortifica senza alcuna
giustificazione le professionalità cresciute in ambiente ospedaliero.
È oltremodo difficile comprendere il significato della nascita di una struttura di chirurgia a direzione universitaria che si sovrappone a quella ospedaliera.
Mentre rimane senza soluzione il problema dell’assenza di un cardiologo nelle ore notturne che mette in
seria difficoltà li servizio di pronto soccorso. Se a questo si aggiunge Il mancato riconoscimento dell’attività svolta da presidi territoriali come quello di Pneumologia che svolge non solo visite ambulatoriali ed esami strumentali di Fisiopatologia Respiratoria di II LIVELLO, ma anche consulenze per TUTTI i Reparti dell’ospedale Civile compreso il Pronto Soccorso, visite domiciliari anche con prelievi ai pazienti allettati in tutto il territorio del Distretto di Alghero (fino a Bonorva), gestione della ventiloterapia territoriale e che potrebbe essere di notevole e ulteriore supporto al presidio ospedaliero se gli fosse stato riconosciuto l’inquadramento a Struttura Semplice Distrettuale, il disastro è compiuto. Il tutto alla faccia degli investimenti a livello territoriale auspicati col PNRR.
In queste condizioni, la prospettiva, come detto, della realizzazione del DEA di primo livello si allontana sempre più.
Intanto lo smantellamento dei nostri ospedali va inesorabilmente avanti.
Il Partito Democratico a nome di un’intera comunità vi chiede una sola cosa: fermatevi!