Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

VIDEO – A Paulilatino convengno su “Energia e futuro della Sardegna” con Legambiente, Università e Regione. Presenti anche WWF e LIPU

VIDEO – A Paulilatino convengno su “Energia e futuro della Sardegna” con Legambiente, Università e Regione. Presenti anche WWF e LIPU

Un Convegno voluto dal Sindaco Domenico Gallus che ha fornito ai presenti dati oggettivi, portati alla loro attenzione da persone molto documentate e soprattutto che hanno affrontato il problema senza contrapposizione ideologica,con approccio persino scientifico. Nel corso del  suo intervento  il Prof. Fabrizio Pili,  prorettore dell’Università di Cagliari; ha sfatato un falso mito: “in Sardegna l’energia non è più cara”

Venerdì Paulilatino ha ospitato un convegno sugli scenari energetici in Sardegna promosso dalla sezione regionale di Legambiente.

La tavola rotonda è stata coordinata da Vincenzo Tiana, responsabile Energia di Legambiente Sardegna. Ha aperto i lavori l’intervento del sindaco di Paulilatino e consigliere regionale Domenico Gallus. A Paulilatino si  gettano le basi per il primo Progetto Pilota in Sardegna che vede come protagonisti istituzioni locali, organi decisori,  cittadini e ambientalisti. Un progetto che punta a  diventare condiviso, che mira a informare e far conoscere, e alla fine decidere. Perchè alla fine a decidere saranno le comunità, questo ha evidenziato con chiarezza il primo cittadino Domenico Gallus.

Sono intervenuti Il prorettore dell’Università di Cagliari Fabrizio Pilo il quale nella sua relazione ha toccato, in maniera molto chiara, aspetti tecnici, sfatando in “controtendenza”una leggenda: “in Sardegna l’energia non costa di più”.

Sono seguiti gli interventi del prof. Antonello Sanna che ha parlato dei paesaggi dell’energia. E’ seguito l’intervento dell’ing. Antonello Pellegrino dirigente del servizio energia dell’Assessorato Regionale all’Industria della RAS, fornendo interessanti informazioni sul quadro normativo delle rinnovabili e delle comunità energetiche. Giorgio Querzoli del comitato scientifico di Legambiente ha parlato di pianificazioni energetica.

Il referente regionale del Wwf Sardegna Carmelo Spada ha centrato l’intervento su una domanda: “perché in Sardegna in tanti sono schierati contro le rinnovabili, ma in pochi denunciano che la Sardegna produce energia da quasi l’80% da fonti fossili?” Infine è intervenuto Francesco Guillot  coordinatore regionale della Lipu rappresentando i potenziali pericoli per l’avifauna rappresentati dagli aerogeneratori. Nei video si possono ascoltare tutti gli interventi.

Sottolineiamo l’intervento del Prof Fabrizio Pilo, completo nella registrazione che riportiamo di seguito, è l’esempio di chi porta argomentazioni basandosi su dati e studi avvenuti con diversi partner. E il docente e Ingegnere Pro Rettore dell’Università di Cagliari, usa nel suo discorso termini e valutazioni assolutamente comprensibili, che si ben si addicono quando gli interlocutori e astanti non sono solo tecnici della materia.

Sfatiamo un falso mito l’energia elettrica in Sardegna non costa di più, chi lo scrive, lo scrive sapendo di mentire. L’energia elettrica in Sardegna costa come in tutte le altre parti d’Italia perché c’è un prezzo unico nazionale. E ricorda quando alcune forze politiche volevano far valere il federalismo energetico perché era molto conveniente, allora e noi ci siamo opposti” ricorda il Pro Rettore dell’Università di Cagliari. Cosa succede in Sardegna?  si chide : La maggior parte dei sardi sta sul mercato protetto. Risultato noi paghiamo di più, ma non è colpa del sistema non è colpa della transizione energetica, è tutt’altra storia,  anzi se andiamo a vedere quello che concorre a determinare il prezzo unico in Sardegna, il prezzo è più basso, perché abbiamo molte più rinnovabili.  Ricorda il Docente Universitario che la Sardegna ha un’emissione di CO2 pro capite altissimo, perché usa industria petrolifera, molto il trasporto gommato, usa molto il carbone , è chiaro – afferma il Prof Pili – che se si mette assieme tanto roba e si divide per pochi, i valori si alzano.

Per quanto riguarda la produzione di energia la Sardegna non va male- afferma – abbiamo la produzione di energia verde di circa 1 Gigawatt ricavato dal eolico è un altro Gigawatt ricavato dal fotovoltaico .

Mostra ad esempio, del territorio che si  devolverebbe ai progetti , un campo di calcio, rappresentativi dei 24 km² della Sardegna, ricava uno spicchio:  e quella è l’area destinata, e stiamo parlando ogni giorno, sulle pagine dei giornali per quello spicchio.  Chiaro che se lo spicchio è a casa mia non lo voglio e allora è un altro discorso si apre il dibattito – afferma.

Parla dei vantaggi della Comunità Energetica, soprattutto con impianti fotovoltaici, e sopratutto come si fa. Informa che c’è uno sportello a titolo gratuito per chi volesse saperne di più. Si sta rifinendo la cabina di regia e poi i Comuni e i cittadini potranno accedere a tutte le informazioni .

In chiusura dei lavori Domenico Gallus ha ribadito quella che è la posizione del Comune di Paulilatino, ricordiamo interessato insieme al Comune di Bauladu, all’installazione di nove turbine che hanno un diametro del rotatore pari a 170 m, posizionato su torre di sostegno in acciaio dall’altezza massima pari a 125 m da 20 altezza massima al Tip pari a 210 m , comprese le opere accessorie indispensabili, su questo il sindaco ha detto che a pronunciarsi alla fine sarà la comunità locale, e Gallus  vuole con forza essere accompagnato in questo progetto proprio da Legambiente, non prima di aver detto che la pala più vicina al sito archeologico di Santa Cristina dista 4 km, che la società proponente ha voluto incontrare lui in quanto Sindaco per presentare il progetto, e ha dato massima disponibilità per accogliere le richieste della comunità, che deve essere la comunità di Paulilatino ad accettare l’impianto eolico sul territorio che il sindaco dovendo scegliere tra riconoscimento UNESCO e l’impianto eolico sceglierebbe sicuramente il primo. Ed è proprio un problema che gli sta agitando il sonno.

 

 


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