“Egr. Sig. Sindaco
Mario Conoci
Il sottoscritto San Michele, Patrono della città di Alghero, fa presente che non appare accettabile tenere un Santo come me transennato nella propria chiesa.
Capisco che anche Lei si trova nella stessa condizione nel Municipio in via Columbano, ma mentre nel mio caso la colpa non è mia nel secondo credo che Lei possa avere qualche responsabilità.
Posto che ho provato ad intercedere con i miei rappresentanti terreni, e che ho ricevuto le stesse lamentele, in quanto hanno la precedenza le Chiese di Sa Segada e di Maristella in stato di abbandono da tempo, La informo che in mancanza di risposta sarò costretto a rivolgermi al Rei Serafì.
La benedico comunque
Suo San Michele Patrono di Alghero”.
Riusciranno le suppliche del santo patrono di Alghero a convincere il Sindaco ad aprire la chiesa di San Michele, in occasione dei festeggiamenti a lui indirizzati? Una richiesta che trova da parte dei cittadini algheresi la massima condivisione con l’auspicio che, sebbene in questa terra ultimamente pochi se ne vedono, si possa gridare al miracolo.
Nell’immagine di copertina la facciata della chiesa