Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

VIDEO – “Cançons a la Plaçeta del Moll”, il progetto dell’associazione culturale Cabirol ha regalato emozioni pure. Protagonista il pubblico

VIDEO – “Cançons a la Plaçeta del Moll”, il progetto dell’associazione culturale Cabirol ha regalato emozioni pure. Protagonista il pubblico

Ieri grande serata di musica popolare algherese, grazie al progetto dell’associazione culturale Cabirol con il patrocinio della Fondazione Alghero. In  Piazzetta Molto tanta gente a dimostrazione che il progetto riscuote un consenso in crescita.

Una serata magica dove al centro di tutto c’è stata la musica algherese, “Cançons a la Plaçeta del Moll”,sebbene non goda di contributi da parte del Comune di Alghero, è riuscita a confezionare un contenitore che ha riscosso notevole consenso. E ieri quello che andata in scena è stata proprio la musica, quella migliore, della tradizione popolare algherese. Gradita, seguita, cantata e applaudita a scena aperta.

Questo progetto da parte dell’Associazione Culturale Cabirol deve essere sostenuto, perché il lavoro straordinario che ne è venuto fuori ieri, dimostra che non sempre si debba ricercare la raffinatezza e la precisione matematica nell’esecuzione della musica. La musica popolare è fatta anche di altri valori, delle emozioni regalate in diretta, quasi a contatto con il pubblico, dove gli artisti come Claudia Crabuzza Antonello Colledanchise e poi ancora Gabriella Caria, Annamaria Multineddu, sono stati capaci di trasferire al pubblico emozioni allo stato puro.

E’ stata valorizzata ulteriormente la tradizione popolare algherese, fatta di musica cantata col cuore e  nel cuore del centro storico, dove interpreti come Franco Mulas e Berto Calaresu, hanno rinverdito personalizzandole canzoni popolari ormai regalate alla storia della tradizione algherese.

Si è quasi rasentata la perfezione nel coinvolgimento dei presenti, quando il chitarrista Piero Sotgiu e Alessandro Pulina, al fianco del celebre Pietro Ledda “Barabba”, si sono concessi, in un finale in crescendo, proponendo i pezzi più conosciuti degli autori algheresi compreso Pino Piras.

E la bellezza di questo evento sta tutto nella semplicità, la voglia di essere diversi dall’offerta culturale musicale nella nostra città, dove prima di tutto ci sono le emozioni, la capacità di essere trasferite a chi ascolta,  mai ricercando la perfezione musicale.

Tutto diventa bello, tutto diventa coinvolgente. La stessa struttura del palcoscenico, poco sopra il livello del pubblico, dimostra che l’obiettivo è quasi stare tutti in maniera raccolta, e quella Piazzetta del Molo a un certo punto era debordante, stracolma di gente che non ha smesso di seguire, di partecipare, canticchiare quelli che sono i brani storici della miglior tradizione popolare algherese.

L’augurio è che questa pillola di cultura allo stato puro, si conservi nella sua integrità, evitando attrazioni fatali, che potrebbero trasformare nell’industrializzazione e mercificazione  il  format musicale unico.

Giovanni Chessa, il presidente dell’Associazione Culturale Cabirol conosce bene quali siano le insidie di questa scelta, ha scelto da tempo di percorrere la strada quasi naturale di far rivivere il centro storico  di Alghero, del suo cuore pulsante, dove i profumi di vino, di agliata e di formaggio, si sposano magicamente con tutto, anche con quelli che non conoscendo da dove arriva quella musica, si fermano per apprezzarla, gustarla e alla fine applaudirla convintamente.

Alghero è anche questa, dove uomini e donne, coni loro strumenti musicali, le loro voci, tengono in vita e salvano un patrimonio culturale inestimabile, fatto di algheresità, questo si, allo stato puro, senza  mescolamenti esterofili, dove persino la camminata sulle ginquettes ci ricorda il tempo che, per una notte, a ridosso della Muraglia si è fermato, magicamente.

 


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