Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Raimondo Cacciotto sull’incidente di stamattina al CRA 2 chiama in causa lo Statuto Comunale e non solo: “Mulas si poteva autorizzare”

Raimondo Cacciotto sull’incidente di stamattina al CRA 2 chiama in causa lo Statuto Comunale e non solo: “Mulas si poteva autorizzare”

La notizia investe la città di prima mattinata, e la ribalta è sempre Il Centro Residenziale per Anziani, quello nuovo di costituzione, chiamiamolo pure d’ora in avanti il CRA 2. Non fosse altro che bisogna discriminare con chiarezza gli immobili che ospitano il CRA 2, da quelli che ospitano una struttura ricettiva, che ha un nome e una attività, comprese le maestranza che ci lavorano che nulla hanno a che fare con la struttura Comunale, acquistata a suo tempo, adibita a casa di riposo,  gestita da una cooperativa

Questa mattina sul posto, una troupe televisiva di Vedeolina ha proceduto ad intervistare due Consiglieri comunali, dapprima Cristian Mulas poi Raimondo Cacciotto, e c’era Fausto Spano che curava il servizio, ma quanto avvenuto in diretta al cospetto dei presenti, rimanda a una situazione davvero elettrica, che non è passata in osservata.

Christian Mulas, presidente della Quinta commissione consiliare, era in loco poiché intervistato, ed ha chiesto di poter accedere alla struttura del CRA 2 in qualità di Consigliere Comunale Presidente di Commissione, ma le è stato negato l’accesso poiché l’uscere aveva ordini tassativi di non farlo entrare.

Fermo restando il sacrosanta diritto a preservare la privacy dei nostri anziani, persone fragili che devono essere tutelate da tutti e da tutto, non si capisce l’ostracismo indirizzato al consigliere comunale che pare avesse intenzione di chiedere a che punto fosse lo stato dell’arte riguardante lavori che si stanno effettuando nella struttura, si parla soprattutto di condizionatori d’aria che devono restituire agli anziani qualità di vita, per combattere l’afa e la calura di questi giorni davvero insopportabile.

Chiaro che si tratta di un problema politico, che si mischia a un altro, quello legato alla qualità della vita degli ospiti anziani, ma come da tempo sta avvenendo, purtroppo nell’agone politico è stata gettata anche questa struttura, al pari di come lo era stata quella ubicata nell’ex Ostello della Gioventù di Fertilia. Da qualunque lato la si guardi, qualsivoglia argomento si adduca, ad accusa o a discolpa, è una brutta storia, tutta nostrana, con responsabilità che partono da lontano, e il tempo, purtroppo non ha lenito il dolore, anzi periodicamente lo acuisce.

Difficile affermare che cosa succederà nell’immediato, una cosa è certa sarebbe stato molto lineare poter far accedere nella struttura, nella parte amministrativa o degli spazi comuni  il Presidente della Commissione Consiliare Comunale piuttosto che vietarle l’accesso in maniera decisa e far nascere un caso. A leggere la nota del Presidente Mulas, si capisce tutta la sua contrarietà, ma c’è bisogno di capire dove iniziano i diritti dei consiglieri, stavolta molto di più, poichè trattasi di Presidente di Commissione, e dove finiscono, norme alla mano.

La lettura attenta e nel merito la fornisce il Consigliere Raimondo Cacciotto che chiama in ballo lo Statuto Comunale,  che  ci viene in soccorso all’Articolo 17 afferma il Vice Presidente del Consiglio Comunale, in quelle che sono Prerogative e diritti dei Consiglieri, dove si legge  che “  Ogni Consigliere Comunale ha diritto di chiedere e di ottenere, previa richiesta scritta, dai Dirigenti degli uffici del Comune e delle aziende, enti ed istituzioni da esso dipendenti, nonché dai concessionari dei servizi comunali, notizie, informazioni e copia di atti e documenti utili per l’espletamento del proprio mandato, senza che nei loro confronti possa essere opposto il segreto di ufficio. I Consiglieri sono tenuti al segreto nei casi espressamente stabiliti dalla legge.

Perché, continua Cacciotto è l’Articolo 5,  che ci deve far riflettere, dove si legge al comma  1: “Il Comune concorre a garantire, nell’ambito delle sue competenze, il diritto alla salute; attua idonei strumenti per renderlo effettivo, con particolare riguardo alla tutela della salubrità e della sicurezza dell’ambiente e del posto di lavoro, alla tutela della maternità e della prima infanzia.

  1. Opera per l’attuazione di un efficiente servizio di assistenza sociale, con speciale riferimento agli anziani, ai minori, agli inabili ed invalidi.

Proprio per questo sottolinea Raimondo Cacciotto stiamo predisponendo gli atti perché venga convocata quanto prima e urgentemente la IV^ Commissione.

Sull’incidente di Christian Mulas è vero che bisognava chiedere, ma se si nega l’accesso come si può procedere nella richiesta? Diciamo che c’è stato un grande equivoco, e con un pizzico di buon senso si poteva evitare.

Cacciotto va oltre chiamando in causa persino una lettura attenta del caso ( simile) presente sul sito Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali (LEGGI) dove in sintesi, per un parere richiesto si legge: Su segnalazioni di disservizi o carenze nelle strutture comunali, i consiglieri possono utilizzare gli strumenti dell’art.43 d.lgs. n.267/2000, non essendo tenuti alla verifica dello stato dei luoghi. Senza previsione regolamentare, per l’accesso ai locali comunali occorre il previo raccordo con i dirigenti competenti.

Una disciplina che garantisce il rispetto del principio della distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione, quindi in conclusione, afferma Raimondo Cacciotto è un tema da dibattere in Commissione, e in quella sede verranno analizzate persino le responsabilità, sentiti tutti gli attori in causa. Ma si abbia l’accortezza di astenersi dall’affermare che si stanno strumentalizzando queste situazioni a fini politici, detto dall’attuale Sindaco, è una ammissione di colpa di come loro si organizzarono contro la fase emergenziale da noi gestita, nell’Ostello di Fertilia, e a sentire oggi le loro dichiarazioni, fatte ai cancelli di ingresso della struttura, al cospetto persino della stampa, c’è da rabbrividire. Le norme vanno applicate con il buon senso e ritengo che un Presidente di Commissione potesse essere autorizzato ad entrare anche nell’immediatezza del momento” conclude il Vicepresidente del Consiglio Comunale di Alghero.

 


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