Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Confartigianato: chiesti 10 milioni di euro per le imprese fuori dal bando della “legge artigiana”

Confartigianato: chiesti 10 milioni di euro per le imprese fuori dal bando della “legge artigiana”

Confartigianato Sardegna ha incontrato
l’Assessore all’Artigianato Chessa: chiesti 10 milioni di euro per le
imprese fuori dal bando della “legge artigiana”. Mereu e Serra
(Confartigianato Sardegna): “Fondi necessari per le aziende che hanno
investito e creato economia buona: non lasciatele indietro. Lo
strumento funziona ed è necessario rifinanziarlo”.

Sono 10 i milioni di euro che Confartigianato Imprese Sardegna ha
chiesto all’Assessore Regionale all’Artigianato, Gianni Chessa, per
soddisfare le necessità delle imprese artigiane rimaste fuori dal
bando 2023 della “Legge 949”, la cosiddetta “legge artigiana” della
Sardegna.

La richiesta è stata fatta questa mattina a Cagliari durante un
incontro tra l’Associazione Artigiana e il Titolare dell’Assessorato,
nel quale è stata illustrata la situazione delle realtà artigiane che
non hanno avuto accesso ai recenti finanziamenti. Confartigianato
Sardegna ha così voluto rimarcare la necessità di un ulteriore sforzo
da parte della Regione che possa supportare le aziende che nell’ultimo
anno e mezzo hanno investito capitali propri e creato nuova e buona
economia e che in questo strumento agevolativo hanno riposto
importanti aspettative.

Infatti, solo pochi giorni fa, i 14milioni messi a disposizione dalla
Regione, che hanno soddisfatto le necessità di circa 500 realtà
artigiane, sono andati esauriti in poche ore lasciando senza
contributi diverse centinaia di imprese che in questi anni hanno
effettuato investimenti per oltre 10milioni di euro, somme che sono
andate a incidere in modo importante nei bilanci aziendali.

“Riconosciamo come in questi 4 anni l’Assessorato all’Artigianato e al
Bilancio abbiano messo a disposizione del settore oltre 71milioni di
euro – hanno affermato Fabio Mereu, VicePresidente di Confartigianato
Imprese Sardegna, e Daniele Serra, Segretario Regionale, che hanno
partecipato all’incontro – soddisfacendo le necessità di finanziamento
di oltre 3mila aziende, che hanno ricevuto tra i 18 e i 25mila euro di
contributo medio. Tale circuito virtuoso ha messo in moto un
meccanismo di moltiplicazione attraverso il quale ogni 1 euro messo a
disposizione dalla Legge, ne ha generato oltre 3. Investimenti che
sono andati a spalmarsi sui territori e sulle altre categorie
produttive e di servizi”.

L’Associazione degli Artigiani, inoltre, all’Assessore Chessa ha anche
voluto ribadire come “l’interesse da parte degli artigiani per questa
legge è stato fortissimo e come tantissime siano state le realtà che,
soprattutto negli ultimi mesi, hanno chiesto incentivi e supporto per
la crescita e la modernizzazione delle proprie attività”.

L’Associazione Artigiana ha quindi ribadito come le Legge 949,
infatti, abbia rappresentato, e rappresenta tuttora, una delle poche
concrete occasioni di sviluppo del settore dopo tanti anni di oblio”.

Infine il messaggio di Confartigianato Sardegna alla Politica
Regionale: “A tutte le forze politiche della Sardegna – hanno concluso
il VicePresidente e il Segretario – chiediamo di collaborare affinché
la Legge degli artigiani sardi possa venire rifinanziata con questi
10milioni di euro mancanti, per soddisfare la platea delle imprese
rimaste fuori, che si sono indebitate per creare economia buona e per
non abbandonarle al loro destino, e che diventi strutturale in modo
che le piccole e medie imprese possano sempre contare su uno strumento
agile, snello e, soprattutto, concreto”.

Grazie al fondo perduto fino al 40% e all’abbattimento dei costi di
interesse, la Legge 949 è sinonimo di crescita delle imprese artigiane
isolane. La norma, infatti, è stata studiata per finanziare la
costruzione o la ristrutturazione di fabbricati esistenti e l’acquisto
di macchinari nuovi e di seconda mano, veicoli commerciali, terreni
destinati all’ampliamento e la costruzione dei fabbricati produttivi,
macchinari, attrezzature e autoveicoli nuovi e imbarcazioni, software,
brevetti e licenze che avrebbero sostenuto le attività per i nuovi
cicli di produzione, progettazione e promozione dell’immagine.


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