Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Villanova Monteleone, “Libri per uscire”, Padre Giuseppe Giunti dialoga con Paolo Bellotti

Villanova Monteleone, “Libri per uscire”, Padre Giuseppe Giunti dialoga con  Paolo Bellotti

Sarà Padre Giuseppe Giunti il protagonista della Rassegna “Libriamoci, Incontriamoci: Libri per uscire”-Rassegna “Fede e Società” il 27 luglio a Villanova Monteleone.

 

Sarà Padre Giuseppe Giunti il protagonista della Rassegna “Libriamoci, Incontriamoci: Libri per uscire” –Rassegna “Fede e Società” Rassegna “Fede e Società” il 27 luglio 2023, inserita nel Festival “La cultura oltre i confini”, con la presentazione del suo libro “Padre nostro che sei in galera. I carcerati commentano la preghiera di Gesù”.

Anche questo appuntamento è organizzato dall’Associazione Culturale Interrios con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dell’Unione dei Comuni del Villanova e con la collaborazione della libreria Il Labirinto di Alghero e dell’Associazione Misericordia, si terrà alle 19,30 nella Piazzetta “Raimondo Piras” adiacente Su Palatu.

Per l’occasione Frà Beppe dialogherà con Paolo Bellotti, per anni educatore in diversi istituti carcerari e con Prof. Emmanuele Farris, Delegato del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario Università degli Studi di Sassari.

Frà Beppe Giunti svolge varie attività educative e di docenza, tra cui non mancano quelle formative in associazioni che operano nelle prigioni. Gli è nata così l’idea di fare i suoi Esercizi spirituali annuali non in una silenziosa casa di ritiro, ma nel carcere San Michele di Alessandria, con l’autorizzazione di un direttore lungimirante. Il piccolo volume raccoglie le considerazioni spirituali che ne sono scaturite e diventa un intenso e appassionato commento al «Padre nostro», ricco di spunti preziosi.

Nelle pagine di questo libro, che sono un commento al Padre nostro nato dalla condivisione con i carcerati della Casa di reclusione «San Michele» (Alessandria), emerge che la paternità/maternità di Dio non impicca la persona al suo passato, per quanto devastato e devastante. Lui ama la persona in questo momento e ne sogna la rieducazione e la liberazione. Praticamente come l’articolo 27 della Costituzione della Repubblica italiana. Al di là delle sbarre, in galera, la preghiera del Padre Nostro risuona più ricca, più dolorosa, forse più vera e incarnata nella nostra umanità, perché tutti siamo fratelli e briganti.

Padre Giuseppe Giunti nasce a La Spezia e cresce a Genova. In famiglia respira fede e impegno sociale. Riceve la formazione francescana e sacerdotale ad Assisi, Brescia, Susa, Padova e infine a Roma, al Seraphicum dove conclude gli studi di teologia con una ricerca “sul campo” per il dottorato, nel quartiere Magliana.

Svolge il servizio educativo nella scuola pubblica come docente di IRC, dalle Medie al Liceo classico, nella pastorale giovanile in parrocchia a Torino e ad Assisi. Oggi fa parte del corpo accademico della Facoltà Pontificia San Bonaventura ed è formatore nelle cooperative sociali Coompany & Coompany2 e a questo titolo frequenta il carcere di Massima Sicurezza di Alessandria. Per le Edizioni Messaggero Padova ha anche pubblicato con Simona Segoloni Ruta “Donne che guardano in faccia. Il coraggio delle mogli dei detenuti” (2020).

 

 

courtesy Bastianino Monti – Associazione Culturale Interrios 

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