Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Fondi Regionali – L’Amministrazione punta a un finanziamento per la Chiesa di “Nostra Signora di Loreto” di Sa Segada

Fondi Regionali – L’Amministrazione punta a un finanziamento per la Chiesa di “Nostra Signora di Loreto” di Sa Segada

La giunta comunale di Alghero ha deliberato di partecipare all’avviso della regione Sardegna nell’ambito delle manutenzione straordinaria e riqualificazione di chiese. Si cerca in sostanza l’ottenimento di un finanziamento da destinare a alla manutenzione e ristrutturazione delle chiese. I finanziamenti sono riservati alle chiese già esistenti alla data di pubblicazione dell’avviso.

l’Avviso è finalizzato alla selezione ed al finanziamento di proposte volte alla manutenzione straordinaria ed alla riqualificazione di chiese presenti sul territorio regionale.
I finanziamenti sono riservati alle chiese già esistenti alla data di pubblicazione dell’Avviso e destinati ad interventi edilizi di ristrutturazione straordinaria.
 Il finanziamento deve essere destinato alla realizzazione di un intero progetto,  la soglia minima di finanziamento è pari ad euro 50.000,00 con l’obbligo che l’opera sia finanziata per intero o come intervento funzionale;
L’importo massimo finanziabile è pari ad euro 150.000,00 per garantire un numero maggiore di soggetti beneficiari;

In data 08.Febbraio 2019 il Servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali di Sassari e Olbia Tempio aveva comunicato al Comune l’inagibilità ed inibizione all’uso della chiesa parrocchiale “Nostra Signora di Loreto”, ubicata in Località Sa Segada, per imminente pericolo di crollo. 
In seguito ad eventi calamitosi che si sono verificati dal 2018 ad oggi sono stati rilevati molteplici danni che hanno coinvolto la parte della sacrestia e la struttura del campanile.
La chiesa sopracitata risulta ancora oggi nella medesima condizione, comportando negli anni un generale stato di abbandono della borgata stessa segnalato più volte da parte degli abitanti.

l’Avviso  risulta essere una grande opportunità e permette di dimostrare come le attività di riqualificazione e manutenzione volte al recupero di edifici di culto, ormai in stato di abbandono e
degrado, unite al successivo riuso delle strutture stesse, rappresentino l’arma più efficace in difesa dell’identità e della memoria dei luoghi.


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