Sabato 30 Settembre, aggiornato alle 18:21

Alghero sede disagiata, i Medici di famiglia avvisati per accogliere, su base volontaria, sino a 1800 pazienti

Alghero sede disagiata, i Medici di famiglia avvisati per accogliere, su base volontaria, sino a 1800 pazienti

Mai le tensioni fra i medici di MMG sono arrivate a questi livelli. A sentire le loro ragioni, si apre un modo di problematiche, che alla fine impattano persino con il benessere e l’equilibrio psico fisico di ognuno, per una serie di problematiche che purtroppo riguardano loro e la loro quotidianità lavorativa.
Sulla base delle disposizioni in emergenza per l’assistenza territoriale, emanate dall’assessore regionale alla sanità il quale disponeva l’apertura dei massimali per tutti i medici interessati da carenza assistenziale, portando le scelte da 1500 a 1800 pazienti per un massimo di sei mesi e, indipendentemente dal fatto che si acquisisse parere favorevole da parte dei medici interessati, il distretto sanitario di Alghero ha proceduto ad applicare quanto contenuto nella disposizione. Disposizione contenuta all’interno del bollettino ufficiale della regione Sardegna del maggio scorso in cui veniva autorizzato l’innalzamento dei massimali ai medici di base portandolo a 1800 assistiti su base volontaria, per i medici del ruolo unico dell’assistenza primaria, nelle cosiddette aree disagiate nelle quali l’innalzamento si rende necessario per garantire l’assistenza.
Ed è proprio per questo fatto che anche Alghero ricadendo tra queste aree, non tanto per criticità legate al territorio e alla  viabilità, cosiddette zone disagiate, quanto perché si sono venute a creare situazioni critiche per pensionamento o per le dimissioni volontarie di medici.

Il malumore tra i medici di medicina generale ad Alghero sta raggiungendo livelli di guardia. Non tutti sono d’accordo nel recepire d’ufficio, su base volontaria,  1800 pazienti, poiché ne va non solo del livello di assistenza da destinare all’utenza, ma rischia seriamente di compromettere la qualità della vita, dei medici di base, costretti a rispondere a numeri di assistiti che creano non poco disagio.
Dal Distretto di Alghero nella missiva si chiede la disponibilità a mantenere il massimale a 1800 pazienti, su base volontaria, facendo appello al senso del dovere e alla deontologia professionale, ma queste diciture, per quanto comprensibili e condivisibili, non trovano nei medici una rispondenza entusiastica che, come intuibile, sta generando non poche perplessità.

Chi pensa alla salute dei medici di famiglia? È normale che a questi professionisti sia destinata una mole tale di lavoro, per poter tamponare una situazione emergenziale nelle aree cosiddette disagiate? La richiesta inviata ai medici di medicina generale sta creando non poche perplesità agli stessi professionisti. Onde evitare ripercussioni,  soprattutto verso fasce di popolazione bisognosi di assistenza, sarebbe auspicabile che si percorresse la strada della mediazione, trovando con il sindacato dei Medici di Medicina Generale una via d’uscita che tenga nella dovuta considerazione anche il disagio che una categoria di professionisti, sta vivendo in questo momento particolare,  e la missiva, di fatto un preavviso, chiede ai medici la massima disponibilità, posto che questi, potrebbero anche negare l’assenso all’innalzamento dei massimali, con conseguenze, oggi difficilmente prevedibili.


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