Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

La robotica nelle terapie del tumore prostatico

La robotica nelle terapie del tumore prostatico

L’innovazione robotica nelle terapie prostatiche ha migliorato non solo la precisione chirurgica, ma anche la qualità della vita dei pazienti nel post intervento. Lo ha riferito Massimo Madonia, primario del reparto urologia all’Aou di Sassari nel corso di aggiornamento per medici, che si è svolto questa mattina all’Hotel Grazia Deledda, a Sassari.

Il benessere del paziente è stato l’argomento che ha fatto da filo conduttore in tutte le relazioni illustrate per il secondo Ecm del 2023, organizzato dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri della Provincia di Sassari. Madonia, responsabile scientifico della giornata di aggiornamento ha anche riferito che con la robotica, nel post operatorio, si ha una netta diminuzione della disfunzione erettile e dell’incontinenza. 

Ad aprire i lavori il presidente dell’Ordine provinciale di Sassari, Nicola Addis, che ha ricordato l’importanza dei crediti formativi, anche da un punto d vista legale, in questa occasione sono 5 quelli che sono stati accreditati ai partecipanti. 

A moderare l’incontro “Le nuove frontiere della terapia nel tumore prostatico”  Renato Mancuso, presidente dell’Ordine dei medici di Enna, Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine di Reggio Calabria,  e l’urologa dell’Aou, Giusy Romano

Di grande impatto la relazione di Antonio Savigni sulla comunicazione della diagnosi al paziente. La cura nella scelta delle parole, l’empatia del medico nei confronti del malato e dei suoi familiari che deve tenere conto di numerosi fattori, ricordando sempre che ogni persona è unica. A Questo proposito il moderatore Pasquale Veneziano ha evidenziato quanto sia importante l’ascolto del paziente e ha proposto quale materia di studio, per i nuovi medici, la Scienza della comunicazione.

Nel corso della mattinata Sonia Marra ha illustrato le fasi del percorso nei casi sospetti di patologia prostatica, Andrea Carlino ha parlato delle soluzioni terapeutiche non radicali, mentre Manlio Panarello ha riferito sui vari stadi dei livelli di rischio oncologico. Giusy Romano ha raccomandato la massima collaborazione tra il medico di base e lo specialista urologo. Infine Sara Cesaraccio ha fornito preziose indicazioni sulla riabilitazione sessuale dopo la prostatectomia. 

I lavori si sono chiusi con il test di verifica dei medici iscritti. 

*L’ECM è un sistema di formazione continua che dal 2002 consente ai professionisti sanitari di aggiornarsi per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze organizzative e operative del servizio sanitario e del proprio sviluppo professionale.


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