Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Insulae Lab con Paolo Fresu Direttore Artistico al II° anno – Tempo di bilanci, ma anche tempo di dare inizio a una nuova stagione di musica

Insulae Lab con Paolo Fresu Direttore Artistico al II° anno – Tempo di bilanci, ma anche tempo di dare inizio a una nuova stagione di musica

Insulae Lab (II anno)

Centro di produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo

Altri 40 concerti in programma, 10 produzioni originali già in calendario e 20 ospiti pronti ad esibirsi sui palchi d’Europa: 300 i musicisti mediterranei coinvolti

Il 4 ottobre dello scorso anno raccontavamo ai media la nascita del Centro di Produzione MusicaInsulae Lab“, il primo in Sardegna, a Berchidda. Il 16 marzo a Berchidda si riparte con ORG.NET (produzione originale). E tutto ricomincia a scorrere, con grande attenzione alla presenza femminile.

Il progetto, coordinato dall’Associazione Time in Jazz presieduta da Paolo Fresu (direttore artistico di Insulae Lab), puntava a indagare la proposta isolana sarda e quella siciliana, mettendo in relazione artisti e progetti, lingue e repertori chiamati a costituire una nuova insularità che, per cerchi concentrici, avrebbe toccato anche le piccole e grandi isole del Mediterraneo come Corsica, Sicilia, Elba, Malta, isole greche (Creta, Spetses, eccetera).

Oggi, a 5 mesi dal varo di questa straordinaria avventura, ci si è ritrovati ancora una volta a Cagliari, negli spazi della Fondazione Sardegna. Sul palco con Mattea Lissia e Paolo Fresu anche l’assessore regionale del Bilancio Giuseppe Fasolino e il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu. Tempo di bilanci, ma anche tempo di dare inizio a una nuova stagione di musica e collisioni armoniche lunga un anno intero. Oggi il secondo anno del progetto “Insulae Lab“, è stato presentato là dove tutto era cominciato.

Paolo Fresu, direttore artistico: “Al suo secondo anno di attività il Centro di Produzione del Jazz Insulae Lab dimostra quanto sia importante investire nella creatività e nella ricerca musicale e artistica per dare linfa vitale al jazz italiano, per sostenere i giovani e per stimolare la crescita delle periferie e delle isole del Mediterraneo che molto hanno da dare e da raccontare. Una maniera contemporanea per offrire, attraverso i linguaggi artistici, adeguate risposte ai tanti interrogativi che il nostro Paese si pone in relazione al ruolo delle piccole comunità connesse con l’iter dei processi culturali e in costante equilibrio tra locale e globale”.

Giuseppe Fasolino assessore regionale del Bilancio: “Devo ringraziare Paolo. Il risultato del contributo dato a questa iniziativa è un risultato figlio della buona politica. Felice di essere qui con Paolo e Andrea, e orgoglioso da sardo ogni volta che sento parlare di Fresu: ambasciatore dell’Isola nel mondo. Come assessore ho contribuito al progetto? Ho fatto il mio dovere. Insulae Lab é contributo alla cultura ma anche volano economico per la nostra terra. In più, da gallurese, sono contento che la sede progettuale sia Berchidda. Sarà un successo, ancora una volta. Sono a disposizione, anche per altri progetti simili, perché sono in assoluto a favore della diffusione della Cultura”.

Andrea Nieddu, sindaco di Berchidda: “Da sindaco, cittadino berchiddese e sardo dico che Insulae Lab è un progetto che allarga gli orizzonti geografici, musicali e culturali. Paolo collabora con noi da 8 anni, lo definisco genius loci. Insulae Lab è raggiungimento di una maturità importante. Berchidda è epicentro della musica jazz“.

Di seguito alcuni artisti coinvolti in questa seconda “stagione” dell’iniziativa e primi attori sulla scena delle produzioni originali di Insulae Lab: Pierpaolo Vacca, Giacomo Vardeu, Totore Chessa, Mariantonietta Bosu, Ambrogio Sparagna, Seby Burgio, Alessandro Diliberto, Antonello Salis, Sandro Satta, Riccardo Lay, Fabrizio Sferra, Gavino Murgia, Alessandro Lay, Francesca Pani, Giancarlo Biffi, Francesco Saiu, Francesco Cusa, Fabrizio Saiu, Antonello Meloni, Marta Loddo, Enzo Favata, Pasquale Mirra, Simone Graziano, Marco Frattini, Christina Polycarpou, Franca Masu, Marco Mezquida, Manolo Cabras, Daniele D’Agaro, Denis Biason, Luigi Vitale, Valeria Sturba, Camillo Prosdocimo, Alan “Gunga” Purves, Daniele di Bonaventura e Peo Alfonsi.

Fra i graditi ospiti anche Stefania Secci Rosa, Mauro Mibelli, Lisa Masia, Marina Cristofalo, Massimo Nunzi, Elva Lutza, Daniela Pes, Paolo Angeli, Matteo Scano, Guido Coraddu, Matteo Muntoni, Roberto Gatto, Gabriele Mirabassi e Nanni Gaias.

I primi due appuntamenti in calendario? Si tratta nello specifico di due produzioni originali: ORG.NET, in programma il prossimo 16 marzo alle ore 21 sul palco del Teatro Santa Croce di piazza del popolo a Berchidda; PIANO ISLAND #2, che nella sua prima versione in tanti hanno già avuto modo di apprezzare e che torna il 6 aprile (h. 21) accolto dalle accoglienti e avvolgenti “braccia” del Teatro Santa Croce di Berchidda.

Perché Berchidda? Per dimostrare che anche in Sardegna si può fare. E si può fare bene. Perché è giusto promuovere il nuovo per catturare attenzione ed entusiasmi e favorire il ricambio generazionale. Perché internazionalizzare diffondendo lo spettacolo italiano all’estero è la strada da seguire. Perché affinare il meccanismo di collaborazione e scambio – operando al contempo una ridefinizione della filiera – è procedura che genera un virtuoso  e funzionale processo di progettazione, programmazione e valorizzazione.  Luogo da cui le cose partono e si ripartono.

L’obiettivo? Valorizzare le realtà isolane d’ambito, mettendole in connessione tra loro, dando forma a una rete tra isole del Mediterraneo (quest’anno anche Cipro e le Baleari, oltre Sardegna, Sicilia e Corsica) che abbia nodi indissolubili e complementari in artisti giovani ed esperti che possano delineare nuove rotte della musica, scrutando gli orizzonti altri senza mai scordare la tradizione, inglobandola anzi e creandone una ancora più nuova che comprenda ed esalti quella passata.

Quali gli altri centri di produzione italiani del jazz? Il Centro Adriatico Produzione Musica Ets di Pescara, We-Start – Piemonte Orientale Music (Associazione Rest-Art, Novara), il Centro Produzione Musica di Roma (Casa del jazz e Auditorium Parco della Musica Fondazione Musica per Roma) e il Toscana Produzione Musica Ets sull’asse Firenze-Pisa.

Insulae Lab” è un’iniziativa dal forte impatto sull’indotto ( più di 1000 giornate lavorative dal lato artistico, e decine di persone impiegate nell’organizzazione e nella comunicazione, che richiede un grosso impegno a livello operativo, economico e organizzativo. Impegno affrontato grazie ai fondi FUS e al cofinanziamento operato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.

Tutto accade, ancora una volta, grazie a una fitta rete di collaborazioni e connessioni attivate sul territorio regionale e nazionale con realtà come Conservatorio di Sassari e di Cagliari, licei musicali del nord Sardegna, Orchestra jazz della Sardegna, Compagnia Teatrale dei Cada Die, Seminari jazz di Nuoro e Festival jazz storici isolani, oltre a coproduzioni come quella targata FuoriMargineCentro di produzione di Danza & Arti Performative della Sardegna e a speciali omaggi riservati a grandi artisti.

Un omaggio in particolare, particolarissimo, è dedicato a Maria Lai: “Ansia di Infinito” sarà momento immaginato, dedicato e improntato sull’opera della grande artista di Ulassai che assieme a Costantino Nivola – omaggiato lo scorso anno – è senza dubbio l’esponente più rappresentativa dell’arte contemporanea sarda.

Sul palcoscenico Francesco Saiu (chitarra), Francesco Cusa (batteria e percussioni), Fabrizio Saiu (performer), Antonello Meloni (elettronica), Marta Loddo (voce e elettronica) e una danzatrice del Centro di Produzione Danza della Sardegna.

La sua idea dell’Arte relazionale degli anni Ottanta, unita ai segni-disegni degli anni Novanta, si fonde con i grovigli di fili e di corde di telaio e di Geografie che le donano una dimensione internazionale. La sua amicizia con lo stilista Antonio Marras e con le artiste Maria Sannia e Elena Ledda offre lo spunto per una produzione che evidenzia la sua libertà artistica intrisa di poesia, spazi e silenzi sottolineati dalla danza contemporanea del Centro di Produzione Danza della Sardegna “FuoriMargine”.


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