Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Aspettando la Giornata del ricordo, evento al Canopoleno di Sassari

Aspettando la Giornata del ricordo, evento al Canopoleno di Sassari

Il Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari ha voluto celebrare la Giornata del Ricordo con una
manifestazione che ha visto coinvolta l’intera scuola, docenti e studenti.
Per l’occasione un albero di ulivo, dono del Servizio Forestas – Agenzia Forestale Regionale, è stato
piantato nel giardino del Convitto come simbolo di memoria duratura, alla presenza della signora
Marisa Brugna, Vicepresidentessa del Comitato Provinciale di Sassari Fertilia dell’Associazione
Nazionale Venezia-Giulia-Dalmazia, e degli esuli signori Rino Esposito, Rita Esposito e Rita Manni.
Alla cerimonia, accompagnata dagli allievi del corso Musicale delle Scuole Medie
del Convitto, che hanno magistralmente eseguito la Barcarola di Offenbach, erano presenti il
Prefetto di Sassari Dottoressa Paola Dessì, il Sindaco Professor Nanni Campus accompagnato dal
Presidente del Consiglio Comunale dottor Maurilio Murru e dalla Consigliera professoressa
Virginia Orunesu, il Tenente Colonnello Davide Arus in rappresentanza del 152° Reggimento e del
Comando Brigata Sassari, il Commissario della Delegazione della Sardegna del Sovrano Militare
Ordine di Malta dottor Gian Luigi Arborio Mella di Sant’Elia e il dottor Gian Marco Saba di Forestas.
Il Rettore del Canopoleno, professor Stefano Manca, nel salutare gli ospiti ha ricordato che “con la
legge 30 marzo 2004 n. 92, il Parlamento italiano riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del
Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le
vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo
dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale, per cui in occasione di tale
ricorrenza, gli studenti del Convitto Canopoleno di Sassari hanno manifestato l’esigenza di
approfondire e di riflettere per avere una corretta conoscenza degli eventi e per poter vivere
questo momento solenne con un’appropriata consapevolezza”.
Successivamente, dopo una breve visita delle autorità e degli ospiti alla biblioteca storica della
scuola, spazio in cui è custodita la memoria del Canopoleno e il suo patrimonio più antico, la
manifestazione è proseguita nell’aula magna dell’istituto alla presenza degli studenti del Liceo e di
numerosi docenti della scuola.
Qui il Prefetto e il Sindaco esprimendo apprezzamento per l’iniziativa, hanno sottolineato
l’importanza della ricorrenza e il valore del ricordo del dramma, per molti anni sottaciuto, vissuto
da molti nostri connazionali alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Quindi è stata la volta dei ricordi della “profuga” signora Rita Manni lette dalla figlia, e infine della
signor Marisa Brugna, autrice del libro Memoria negata – crescere in un campo raccolta profughi
per esuli giuliani che ha narrato, in maniera particolarmente toccante ed emotivamente
coinvolgente, la sua storia personale, simile alla tragedia vissuta da tanti nostri concittadini che,
nel dopoguerra “optarono” per rimanere italiani, dovendo così abbandonare per sempre la
propria Terra, la propria casa e le proprie radici.

“È giusto sapere che gli esuli Giuliani furono gli unici a pagare per la Seconda Guerra mondiale ed è
giusto ricordare perché cose simili non debbano accadere mai più” ha concluso la Signora Brugna
tra gli applausi dei presenti.
Gli interventi sono stati preceduti da alcuni brani musicali e recite eseguiti entrambi dagli allievi della scuola.
Inoltre a completare la scenografia vi erano affissi alle pareti numerosi disegni con tema il ricordo
eseguiti dai liceali, il tutto coordinato dalla professoressa Stefania Fagiani.
Nel ringraziare gli ospiti il Rettore prof. Stefano Manca ha sottolineato che “l’iniziativa rientra a
pieno titolo nella disciplina curriculare di Educazione civica e costituisce il proseguo di un percorso
già avviato dalla scuola, nonché un importantissimo momento didattico ed educativo per fare degli
studenti dei cittadini responsabili e sentitamente ispirati ai principi della democrazia, all’amore
della libertà nel rispetto delle persone e delle leggi”.


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