Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto: Emergenza cinghiali nel territorio

Richiesta di convocazione di un  Consiglio Comunale aperto: Emergenza cinghiali nel territorio

Chiesta la convocazione urgente del Consiglio Comunale, la richiesta con ordine del giorno dedicato a un solo punto: emergenza cinghiali nel territorio.

“Convocazione di  un consiglio comunale aperto invitando il commissario della provincia, Azienda Regionale Forestas ,il corpo Forestale,l’Azienda del Parco di Porto Conte Isola Piana di Capocaccia, le associazioni Ambientaliste, i comitati dell’agro, in considerazione della gravissima emergenza costituita dal proliferare incontrollato dei cinghiali su tutto il territorio dell’agro e in periferia di Alghero” si legge nella richiesta firmata da tutta l’opposizione  ovvero Beniamino Pirisi. Valdo Di Nolfo. Raimondo Cacciotto. Mario Bruno. Esposito Gabriella. Ornella Piras. Pietro Sartore.

Altra richiesta simile, nella sostanza arriva dall’Udc primo firmatario Christian Mulas, anche loro chiedono un Consiglio Comunale aperto che verta sull’emergenza cinghiali nel nostro territorio.

 

Si legge nella richiesta: “emerge con forza la problematica concernente l’esigenza di dotarsi di strumenti legislativi efficaci per fare fronte all’emergenza causata dalla proliferazione del cinghiale (Sus scrofa) su tutto il territorio regionale;
– il problema ha rilevanza nazionale in quanto in Italia, negli ultimi decenni, il cinghiale ha notevolmente ampliato il proprio areale dimostrando una grande adattabilità alle condizioni ecologiche più varie e creando una serie di gravi conseguenze sul piano ecologico, gestionale e sociale;
– tra gli ungulati il cinghiale rappresenta la specie che desta maggiori preoccupazioni per l’impatto negativo esercitato nei confronti di importanti attività economiche, tra cui, in particolare, l’agricoltura;
– questa specie è caratterizzata da una elevata adattabilità e prolificità e che tali caratteristiche hanno determinato un incremento demografico impressionante, tanto da portare l’attuale consistenza della popolazione nazionale a circa due milioni di esemplari;

CONSIDERATO che:
– l’incontrollato aumento quantitativo e distributivo della specie in parola ha aggravato in maniera esponenziale i danni all’agricoltura e i pericoli per le persone, determinando anche un consistente aumento degli incidenti stradali;
– il problema dei danni alle coltivazioni e, in generale, all’attività agricola arrecati dai cinghiali sta assumendo una rilevanza sempre maggiore su tutto il territorio nazionale per l’impatto economico estremamente negativo che ne deriva a carico delle imprese operanti nel settore;
– l’eccessiva presenza del cinghiale incide negativamente sugli ecosistemi locali e sulla biodiversità, in quanto tende a soverchiare le altre specie, causandone la progressiva sparizione;

PRESO,ATTO che:
– i danni provocati dal cinghiale in agricoltura hanno raggiunto livelli non più sostenibili:
– la sopravvivenza stessa di un numero molto consistente di imprese agricole, soprattutto se ubicate nelle aree marginali, rischia di essere definitivamente compromessa;

RILEVATO che, in particolare, appare necessario introdurre all’interno della legge n. 157 del 1992 le seguenti modifiche:
– modificare l’articolo 18 della legge n. 157 del 1992 prevedendo che, con specifico riferimento alla specie “Cinghiale (Sus scrofa)”, il periodo di caccia possa essere liberamente fissato dalle Regioni nell’ambito dell’arco temporale 1° settembre – 31 gennaio, anche in deroga al limite temporale massimo trimestrale di cui al comma 1, lettera d), del medesimo articolo;
– prevedere una parziale deroga a quanto previsto dall’articolo 19 in materia di piani di abbattimento con specifico riferimento alla specie “cinghiale” introducendo la possibilità per le regioni di autorizzare direttamente, se necessario, i proprietari o i conduttori a qualsiasi titolo dei fondi in cui siano stati accertati danni, o i loro delegati, a svolgere le attività di cattura e abbattimento della specie cinghiale, con il controllo degli organi di Polizia locale  dei Carabinieri e corpo Forestale territorialmente competenti.

Insomma la politica locale vuole prendere posizione, chiede un Consiglio Comunale aperto, ma non si capisce perchè una richiesta simile nei contenuti, non sia stata indirizzata al Presidente del Consiglio  Comunale, in una unica soluzione. Sono i misteri della politica


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