L’ex parlamentare sarda, che per anni ha seguito in prima persona la vicenda, si appella all’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità
SINISCOLA, 26 GEN 2023 – “È mia intenzione, conscia della sua sensibilità verso questa importante tematica, di adoperarsi in prima persona per riattivare il servizio di erogazione delle terapie antiblastiche per via endovenosa presso il polimabulatorio di Siniscola”. È quanto chiede Mara Lapia, ex parlamentare e membro della Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera dei Deputati, all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità Carlo Doria.
Mara Lapia, che ha seguito in prima persona per anni la vicenda legalata al poliambulatorio di Siniscola, ha fornito all’assessore regionale tutte le scorse interlocuzioni avute con il suo precedessore, Mario Nieddu, con i vertici ASL e con il Ministero della Salute. Lo stesso Ministero che, durante una seduta di Commissione del 2021 in cui la Lapia interpellò l’allora ministro Speranza, aveva affermato che il poliambulatorio di Siniscola fosse assolutamente idoneo ad erogare il servizio richiesto.
Identica cosa era stata sostenuta dal parere AIFA fornito al Ministero in seguito all’interrogazione dell’allora deputata Lapia, nonché dalla legislazione tuttora vigente.
“È opportuno ricordare – sottolinea Mara Lapia a Carlo Doria nella missiva – il danno che si è creato ai pazienti oncologici dell’intera Baronia, laddove è stato negato loro un diritto imprescindibile, gravando fortemente sulla garanzia dei livelli essenziali di assistenza. In un momento – sottolinea l’ex deputata – in cui si parla di Telemedicina per riavvicinare la sanità al cittadino, in questa regione inspiegabilmente si sono commessi dei tagli scellerati che hanno pesato su molti cittadini e pazienti”.
Lapia rammenta inoltre l’importante impegno assunto dall’Italia, lo scorso 15 giugno 2022, proprio con l’approvazione unanime del Parlamento della mozione a sua prima firma. “Un testo – ricorda Mara Lapia – che va nella direzione di adeguare i nostri standard alle prescrizioni del Piano Europeo di Lotta contro il Cancro. E dunque rafforzamento delle reti oncologiche regionali, sostegno alla presa in carico dei pazienti oncologici, garanzia dei livelli essenziali di assistenza e, non per ultimo, potenziamento della prevenzione primaria e secondaria. Tutte cose – conclude l’ex parlamentare – che non combaciano con quello che è accaduto a Siniscola e per il quale chiedo l’immediato intervento”.