“Continua il percorso del CdQ Fertilia-Arenosu indirizzato al riconoscimento dei Comitati di Borgata e di Quartiere, presenti nel Comune di Alghero, così come previsto dal D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, e così come già avvenuto in molti altri Comuni.
Nella giornata di lunedì, abbiamo incontrato i rappresentanti di alcuni Gruppi Consiliari, una delegazione composta da tutti i consiglieri e le consigliere di centrosinistra: Beniamino Pirisi, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Mario Bruno, Gabriella Esposito e Mario Sartore.
E’ apparsa da subito chiara la volontà di tutti di voler raggiungere l’obiettivo finale e grazie al confronto sono emersi diversi punti critici, per i quali si è riconosciuta la necessità di non farsi cogliere impreparati e per i quali si è auspicato un lavoro congiunto con tutti i Gruppi Consiliari.
l’incontro, positivo e costruttivo, ci ha aiutato a mettere in luce le possibili difficoltà del percorso e il rischio che questo venga indebolito e frenato da un’inutile quanto farraginosa burocrazia.
Anche l’approfondimento di esperienze già in essere in altri Comuni, ha rappresentato un momento importante del confronto.
Ricordiamo che secondo il “testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” i Comuni devono valorizzare le libere forme associative e promuovere organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale (art. 8 D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267).
Devono vuol dire che “devono”.
Questo concetto di obbligatorietà, infatti, è stato già ribadito con decisione all’interno di svariate sentenze del Consiglio di Stato.
Ad Alghero siamo in ritardo di 22 anni.
Tra le criticità è emerso che l’Amministrazione rischia di confondere le associazioni dei cittadini con altre figure, tipo le circoscrizioni, che prevedono una totale copertura del territorio e una dipendenza dall’Amministrazione.
Voler attendere che ogni singolo quartiere della città, o che tutto il suo territorio, sia adeguatamente rappresentato, prima di procedere con il riconoscimento di quelle associazioni già esistenti, è un completo controsenso intriso di inutile “perfezionismo”, utile solo al rimandare in eterno.
Quello che chiediamo è che in tempi rapidi venga deliberato un registro dei Comitati e che l’amministrazione si confronti col territorio per scrivere quei necessari articoli da inserire nei singoli statuti che possano configurarsi come requisito d’obbligo per essere accreditati.
Pensiamo che sia giusto, nei confronti di chi può essere ritenuto pronto e può dimostrare già di averne i requisiti, che si attui da subito il riconoscimento ufficiale. Per il bene della Città e per il bene del territorio.
Ringraziamo le delegazioni intervenute e attendiamo un rapido riscontro da quei Gruppi Consiliari che ancora non hanno dato risposta” conclude l’ Arch. Luca Rondoni Presidente del CdQ Fertilia-Arenosu