Di seguito una nota dei gruppi consiliari di opposizione Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e PD su ex cotonificio, si legge:
“Una vergogna. Questa Giunta non ne azzecca una. Anche l’ex cotonificio di Via Marconi subisce la stessa sorte della piscina coperta. Annullati i contratti. Rescissi. Bloccati. Opere pubbliche ferme, abbandonate, incompiute. Altrettanto si può dire per altri progetti analoghi per sorte all’ex cotonificio o alla piscina, ereditati dalla giunta precedente: i lavori infiniti e bloccati nel palazzo comunale di via Columbano, quelli nella scuola del terzo millennio in via Tarragona di cui solo l’impalcatura fa bella mostra di se, quelli del mercato alla Pietraia e del micro nido in via Malta, finanziati, progettati e mai avviati. E l’elenco sarebbe ancora lungo.
L’ex cotonificio di Sant’Agostino è un altro esempio di cattiva esecuzione di opere pubbliche partite bene; finanziato dalla Regione nel 2015 con 3.176.000, affidata nel 2018 la progettazione e direzione lavori alla Politecnica con sede a Modena, era stato coprogettato con gli abitanti del quartiere, e doveva rappresentare l’emblema della rinascita culturale e sociale. E invece, sarà ricordato ad esempio di immobilismo e di inconcludenza, come nel filo conduttore dell’amministrazione Conoci che riesce ad inanellare una brutta figura dopo l’altra. Neanche il nuovo mega staff per la comunicazione potrà metterci una toppa credibile”, conclude la nota dei gruppi consiliari di opposizione Per Alghero, Futuro Comune, Sinistra in Comune e PD.
L’opposizione si scatena, e nel mirino degli esponenti politici, purtroppo, finisce ( senza mai fare accuratamete nomi) lo staff della comunicazione che il Sindaco ha messo in piedi in questi ultimi giorni. Si dice di giornalisti professionali tutti di Alghero, una autentica macchima da guerra della comunicazione, se fosse vero. E se ne potrà parlare compiutamente solo quando si vedranno pubblicati gli atti ufficiali, quelle nomine che ad oggi non si vedono, ma delle quali se ne sente solo parlare, e oggi, per la prima volta è l’opposizione che lo denuncia.