Parla degli Ospedali algheresi l’Assessore alla Sanità Carlo Doria, intervenuto ieri in Commissione Consiliare, convocato dal Presidente Christian Mulas. Con lui al suo fianco il Sindaco di Alghero Mario Conoci, il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, e in sala massimi esponenti della Sanità Provinciale, dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, primari, sindaci del territorio.
Una lunga assemblea commissariale allargata, terminata ben oltre le 20:00 di sera, che ha messo a fuoco le numerose problematiche che interessano il pianeta sanità algherese, e non solo.
Una commissione partecipata che ha trattato le problematiche, che da tempo interessano la politica nostrana. Tanti gli argomenti , ognuno degno di grande considerazione.
Per Alghero le dichiarazioni di Carlo Doria sono in linea con il suo pensiero da tempo rappresentato a vari livelli e in varie circostanze.
E ad ascoltare le considerazioni argomentate dall’Assessore, sul finire di lavori, Alghero, le sue strutture Sanitarie sono presenti e hanno la massima considerazione da parte della Regione, ma la “coperta è corta” tutti tirano, ed è la ragione per cui tutto non si può avere, e parla senza mezzi termini di scala delle priorità.
E ci è piaciuto persino nella sua franchezza, quando si è soffermato a parlare di norme da applicare, di DRG, di Agenas,di DM 70, di medici che mancano, di pragmatismo, fuori da ovvietà alle quali ci eravamo abituati. Carlo Doria senza mezzi termini dice che il nuovo Ospedale ad Alghero non è una priorità: “non voglio passare per uno che appena arrivato pensa al calcestruzzo, ha detto, ci sono da risolvere problemi più pressanti, riguardano il riempire gli ospedali attuali con personale, e dare risposte a quei malati che non hanno un medico curante o un pediatra di libera scelta. Gli ospedali servono e io sicuramente prima di andarmene avvierò le pratiche, ma per me la priorità oggi è dare il medico a quelli che non ce l’hanno. Sassari però non può rimanere in quell’ospedale in cui siamo, io ci vivo – puntualizza l’Assessore Carlo Doria – perché è un ospedale incredibile, disfunzionale, marcio completamente.
Il mio pensiero sull’ospedale di Alghero? Eccolo : l’Ospedale di Alghero deve essere tecnologico e nuovo, e non deve essere vicino al centro abitato, deve essere raggiungibile ma non deve essere nel centro abitato, perché ci potrebbero essere problemi per l’atterraggio dei mezzi di soccorso. Che sia l’area di Taulera o che sia a 5 km di distanza poco interessa, poichè 5 km si fanno in in quattro minuti. Poi devi pensare che questo non è l’Ospedale di Alghero, è l’ Ospedale dell’area, del territorio. Da Ittiri se devo andare a fare un intervento di appendicite andrò in quell’ospedale . Quindi sarà anche a 5 km da Alghero, raggiungibile in quattro minuti, ma è sempre l’ospedale del territorio di Alghero e del circondario. L’ importante è che sia un ospedale esteso, che non deve avere barriere architettoniche, con al massimo due piani, deve avere quei percorsi (come nel Veneto) dove il robottino gira per distribuire la terapia al paziente, non deve avere scale e ascensori, ma deve essere esteso, con facilitazioni per i portatori di disabilita. Gli ospedali nuovi devono essere moderni cablati tecnologici, afferma l’Assessore Carlo Doria.
Si sofferma a parlare dell’Ospedale Marino, del progetto che lo riguarda.
“L’Ospedale Marino è di Alghero e rimane ad Alghero, nonostante sia una struttura del 1965, può ancora dare un servizio dignitoso a questa città in termini di ortopedia e riabilitazione, per farlo diventare un polo di studio. Con l’attuale dirigente medico, Dottor Camerada e Dottor Della Croce, trasferirò all’Ospedale Marino tutto un sistema, di che al porto conte ricerca, che utilizzano per per le analisi del del passo che serve molto per la biomeccanica applicata la riabilitazione quindi un sistema di studio condividendo scheletri, cioè una riabilitazione modernissima, e le impianteremo proprio l’ospedale marino. Che diventerà anche una sede dove ci sarà il corso di laurea in fisioterapia dove circolano gli studenti, che serve ad arricchire il territorio. Questo territorio che ha delle potenzialità che io conosco, sono di origine algherese, e tutti quegli impianti sportivi che ci sono a Maria Pia, vanno assolutamente utilizzati e fatti conoscere al resto d’Italia, dove anziché andare all’Acqua Acetosa o a Coverciano può venire qui, fare la preparazione atletica avendo a ridosso un ospedale ortopedico traumatologica riabilitativo dove ci sarà anche la struttura, che abbiamo chiamato traumatologia dello sport, che deve avere una finalizzazione per poter rendere attrattivo anche Alghero, per richiamare quel tipo di turismo sportivo, che fa diventare Alghero una città che vivi e 365 giorni all’anno e non solo d’estate anche in quel settore. L’Ospedale Marino rilanciato, ha una rilevanza sociale ed economica per il territorio, così come è fondamentale aprire il Centro Congressi ora abbandonato, che grida vendetta (il sindaco suggerisce di aver presentato un progetto alla regione di 19 milioni di euro.
Insomma carne al fuoco tanta, progetti non di meno, e fra un muso storto di chi in sala non ha sentito ciò che desiderava, e chi sommessamente ha dichiarato che stavolta Carlo Doria che parlava assomigliava a Fulvio Moirano, lasci intendere che la strada è tracciata, ma piena di insidie e di curve a gomito.