Sulle pagine social, si infiamma il dibattito (polemico) sull’intervento in corso di realizzazione al Lido Novelli. La struttura è da mesi oggetto di importante ristrutturazione, e ammodernamento, dove alle attività già adesso presenti, come ristoranti bar negozi di abbigliamento ecc…, se ne aggiungeranno altre che sono una novità.
Ci sarà un centro estetico, parrucchiere, una parafarmacia, un sushi bar, e negozi destinati alla vendita di articoli da spiaggia. Ma il progetto prevede altro.
Prevede per esempio la realizzazione di 30 camere destinate per le persone disabili comprese altre classiche. Un progetto elaborato dall’architetto Daniele Canu dove si è optato per riqualificare profondamente gli spazi prediligendo anche aperture verso la spiaggia che prima non c’erano.
I cosiddetti varchi saranno aperti e vi saranno apposti dei cancelli, dove sarà possibile il transito verso il mare, che saranno chiusi solamente di notte.
Il progetto, ha avuto un iter lunghissimo, si parla di almeno 10 anni, ha avuto il benestare dal Comune di Alghero, dalla Soprintendenza, dall’Ufficio tutela del paesaggio e dal Demanio Marittimo.
Ma tanti cittadini che transitano in zona, percorrendo la pista ciclabile e pedonale, con sarcasmo stanno affermando che si “sta realizzando un vero e proprio centro commerciale”. Quel che si sta realizzando è in linea con il progetto presentato ed autorizzato, e almeno si evita nel futuro prossimo, di avere una visione di una struttura caotica e decadente. Si obietta che non si vede il mare, ma anche le altre strutture realizzate sugli arenili, impediscono la visione del mare.
Sapere però che attraverso i varchi sarà possibile l’accesso verso la spiaggia, lascia intendere che c’è da parte dei conessionari, la volontà di cambiare totalmente il volto e fruibilità di una struttura decadente da troppo tempo.
Ed è su questo che bisogna focalizzare il dibattito, interrogandosi se le autorizzazioni, previste dalla legge, siano rispettate. Ogni altra illazione, compreso il sarcasmo, lascia spazio solo a un sorriso, perchè il progetto arriverà a compimento nella sua completezza.
Da ricordare che la struttura, che si estende per 265 metri lineari, è soggetta a vincolo monumentale essendo stata realizzata nel corso degli anni Quaranta, infatti i profili non verranno alterati. Il complesso è di proprietà dell’Agenzia del Demanio e il Ministero delle Infrastrutture, dato in concessione alla famiglia Beltrami.