Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Alghero tagliato dalla continuità territoriale aerea: prove generali dell’affossamento dell’aeroporto, da sventare uniti

Alghero tagliato dalla continuità territoriale aerea: prove generali dell’affossamento dell’aeroporto, da sventare uniti

Alghero, il Nord-ovest della Sardegna, compresa l’area metropolitana del sassarese, sino ad arrivare all’oristanese, si è svegliata dentro un incubo. Ieri ci sono state le aperture delle buste per verificare le offerte in regime di continuità territoriale aerea,  riguardante gli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari, per il collegamento con Roma e Milano.

La sorpresa è stata rilevare che per i collegamenti fra l’aeroporto di Alghero con Roma e Milano, nessuna compagnia ha proposto offerte.

Dopo i primi momenti di sorpresa, in maniera abbastanza diffusa, cominciano le prese di posizione durissime.

L’ha fatto ieri il Consigliere Regionale di Forza Italia Marco Tedde (LEGGI), ha proceduto Tore Piana di EpI nella notte (LEGGI), oggi di prima mattina lo ha fatto l’ex sindaco di Alghero Mario Bruno (LEGGI), che senza mezzi termini denuncia il tentativo, di fatto in corso, di un affossamento dell’aeroporto di Alghero. Perchè se si dovesse materializzare quanto avvenuto ieri, dove le tre compagnie Ita, Volotea e AeroItalia, si spartiscono le rotte del collegamento su Roma e Milano, puntando su Olbia e Cagliari, ma tagliando Alghero in maniera scandalosa, sarebbe a dir poco tragico per tutti.

E subito prende forma quello che da tanto tempo sommessamente nei palazzi del potere, e in città si sostiene, ovvero che verso Alghero c’è un tentativo di ridimensionamento, strisciante e continuo, sino a portarlo lentamente alla chiusura, derubricandolo ad aeroporto stagionale. Dove persino il completamento della strada a collegamento veloce Sassari-Olbia da queste parti è vissuta come una iettatura: “Vedrete quello che succederà” si dice da tempo

Ecco questo basterebbe per provocare un’autentica rivolta da parte di tutta un’area della Sardegna, il nord ovest, che non può tollerare un sgarbo del genere, quasi che la continuità territoriale aerea, sia una gentile concessione, e non una esigenza imprescindibile, da garantire per tutti, indistintamente, che si risieda a est o sud della Sardegna.

Alghero ha un aeroporto, ha un territorio che serve, deve continuare ad operare alle stesse condizioni di Olbia e Cagliari senza se e senza ma.

Ieri l’Assessore regionale ai trasporti Antonio Moro, sassarese,  ha dichiarato che Alghero non resterà senza voli, di essersi già attivato con il Ministero e con l’Enac per avviare una procedura di emergenza che consenta di non interrompere il servizio pubblico dallo scalo algherese  Ha affermato di voler mettere in sicurezza il sistema di trasporto aereo per la Sardegna, poi si è augurato che si possa lavorare unitariamente per l’individuazione di soluzioni adeguate alle esigenze della Sardegna, da tradurre in un modello sardo di continuità., che insieme al governo si dovrebbe difendere a Bruxelles.

Siamo alla preoccupazione vivissima di tutti quelli che hanno a cuore le sorti dell’aeroporto di Alghero. Si tenga presente che le offerte pervenute alla regione prevedono che Ita e Volotea siano presenti per Cagliari-Roma Fiumicino, Ita per la rotta Cagliari Milano Linate, Ita e Volotea e AeroItalia per Olbia-Roma Fiumicino, Ita e AeroItalia per Olbia- Milano Linate.

Le tre compagnie aeree con le loro proposte, di fatto, si vogliono spartire le rotte per la Sardegna in regime di continuità territoriale, cioè con le compensazioni economiche di circa 52 milioni,  per il periodo che andrà dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024, tagliando Alghero.

Ora si attende una presa di posizione netta della politica soprattutto dell’area metropolitana di Sassari, con i sindaci di Alghero, di Sassari, di Porto Torres e di Castelsardo, che devono far sentire la loro voce grossa, per sventare il tentativo di affossare l’aeroporto di Alghero, che sarebbe nefasto per tutto il territorio.

E questa volta scuse non ci possono essere, neanche campanili da difendere, perchè stavolta c’è da sventare il tentativo lapalissiano di affossare un intero aeroporto e con lui il suo territorio, e questo davvero non lo possiamo permettere

 


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