Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Rimosso il Daino spiaggiato di lato all’ex Tris Blu, risolutivo l’intervento della Base Navale del CFVA, Capitaneria di Porto e Acquatica

Rimosso il Daino spiaggiato di lato all’ex Tris Blu, risolutivo l’intervento della Base Navale del CFVA,  Capitaneria di Porto e Acquatica

Il Daino spiaggiato che stamattina era stato segnalato dal nostro giornale , tramite una fotonotizia fornita da un  lettore , è stato rimosso.

Attivi nell’operazione di rimozione della carcassa sono stati il Personale della Base Navale del Corpo Forestale di Alghero e il personale della Capitaneria di Porto di Alghero. Gli uomini dei due corpi hanno operato da terra congiuntamente e hanno atteso  che il personale della Società Acquatica, dotato di gommone con due uomini a bordo, giungesse in loco.

Gommone attrezzato per questo tipo di intervento e soprattutto in grado di arrivare nei bassi fondali. Il lavoro “sporco” è stato fatto proprio a riva, dove gli uomini della Forestale e della Capitaneria, hanno proceduto a legare l’animale, all’unico corno rimasto intatto. Il Daino era un esemplare maschio adulto che pesava circa una 80na di chilogrammi.

Subito dopo  con varie peripezie, il gommone riuscito a svincolare dalle acque basse e raggiunge le acque alte. Il gomone con il Daino al traino si è diretto al largo, si parla di oltre tre miglia marine dalla costa, e solo allora  si è lasciato sprofondare e si è inabissato con un corpo morto, si è parlato di una pietra una pietra locale di mare.

Tutto questo è avvenuto intorno alle 16:30, con tantissime persone “curiose” intente a seguire passo a passo le operazioni, con l’inevitabile filmato a testimoniare la buona riuscita dell’intervento. Ma sia chiaro che non è stato un intervento lineare, perchè anche le autorità coinvolte, per il recupero, compresa  la parte sanitaria,  di fatto hanno dato il benestare ma poi non si trovava “chi”, materialemnte, dovesse procedere nel recupero.

Alla fine sono stati i due corpi militari, di Forestale e Capitaneria di porto che si sono rimboccati le maniche e sono scesi sino a piedi in acqua perchè la problematica fosse risolta. Anche questo intervento, ora da casistica, perchè gestito praticamente in città, ha evidenziato che di fatto non c’è l’attore principale che deve far fronte alla gestione di tale caso. E ancor di più si comprende il valore di quanto fatto se si pensa che la carcassa presentava segni di cedimento, odore tipico di decomposizione con  buona parte del corpo  saponificata. Senza dimenticare la capacità gestionale degli uomini della Società Acquatica che ancora una volta hanno dato dimostrazione di capacità e professionalità operativa  con l’uso di mezzi idonei e risolutivi.

 

 

 

 

 

 


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