Giovedì 24 Ottobre, aggiornato alle 9:07

Punta Giglio, Marco Tedde(FI): sarà il Consiglio di Stato a scrivere la parola fine a questa diatriba surreale

Punta Giglio,  Marco Tedde(FI): sarà il Consiglio di Stato a scrivere la parola fine a questa diatriba surreale

La notiza delle sentenze emesse dal TAR della Sardegna, sulla querelle di Punta Giglio, che ha rigettato  ricorsi presentati dal Comitato Punta Giglio Libera e dal Servizio Osservatorio Ricerca e Sviluppo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione, contro la Società Cooperativa Il Quinto Elemento,  in queste ore si commentano ad Alghero. Marco Tedde ex Sindaco e ora Consigliere Regionale di Forza Italia, non cambia atteggiamento e conferma quanto da tempo asserisce su tutta la vicenda. Afferma Marco Tedde:

“Probabilmente sarà il Consiglio di Stato a scrivere la parola fine a questa diatriba surreale generata da soggetti che non abbiamo capito dove fossero quando il Ministero decise con il “placet” del Comune di mettere a gara le strutture. Non credo che la contesa su Punta Giglio finisca con le sentenze del TAR.
Ancora una volta osservo che oggi non servono polemiche tanto inutili quanto stucchevoli tese a chiudere le porte della stalla quando i buoi sono scappati. E continuiamo a chiederci dove fossero i movimenti politici che oggi protestano e, soprattutto, quei due o tre esponenti della gauche algherese “caviale e champagne” allorché nel 2017 l’Agenzia del Demanio pubblicò il bando e nel luglio del 2018 la postazione antiaerea di Punta Giglio venne affidata gratuitamente in concessione per nove anni più nove ad una cooperativa.
Noi protestammo perché avevamo lavorato col sottosegretario Cossiga per ottenere la a demanializzazione nel 2010. Ritenevamo logico sdemanializzare le postazioni militari realizzate nella seconda guerra mondiale lungo le falesie di Punta Giglio, ma al fine di trasferire le strutture alla Regione Sardegna che a sua volta avrebbe dovuto cederle ad un prezzo simbolico al Comune di Alghero che successivamente le avrebbe trasferite al Parco di Porto Conte.
Ma l’errore dello Stato venne avvallato da amministratori locali. Nel silenzio complice di troppi, lo Stato sbagliò allorché nel 2017 decise di affidare le strutture ai privati. E ora qualcuno cerca di chiudere le porte della stalla. Ma è troppo tardi: i buoi sono scappati!- conclude Marco Tedde


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