Venerdì 4 Ottobre, aggiornato alle 21:58

“Abusi edilizi accertati su villette e strade a Torre delle Stelle”(Sinnai).

“Abusi edilizi accertati su villette e strade a Torre delle Stelle”(Sinnai).

“Sta emergendo un quadro di illegalità in seguito agli accertamenti avviati in seguito all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (21 settembre 2022) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) relativamente a un cantiere, provvisto di viabilità di accesso, dove è in corso di rapida realizzazione una struttura stagionale in mezzo alla macchia mediterranea sulla costa di Torre delle Stelle, in Comune di Sinnai (CA).

L’istanza ecologista aveva coinvolto il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Sinnai, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Il Comune di Sinnai – Servizio edilizia privata ha, infatti, comunicato (nota prot. n. 29056 del 9 novembre 2022) l’esito delle verifiche condotte sul cantiere, dopo sopralluogo congiunto (11 ottobre 2022) con la Polizia municipale e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, accertando che

– “i fabbricati indicati … così come il cancello di accesso al lotto, erano stati già rimossi. Si è comunque potuto rilevare, che lo stradello realizzato, era difforme dal titolo abilitativo rilasciato. Infatti il progetto approvato prevedeva un intervento che non comportasse una modificazione del suolo tale da pregiudicare la struttura del terreno, la stabilità, la funzionalità ecosistemica o la fruibilità paesaggistica che doveva essere conforme e compatibile con le prescrizioni indicate dall’art.26 del Piano Paesaggistico Regionale per le aree seminaturali.

Durante il sopralluogo si è altresì rilevato il prolungamento dello stradello, in totale difformità dal titolo rilasciato, il quale proseguiva per una lunghezza di circa 50 metri e una larghezza variabile tra i 3 e 4 metri circa. Il tracciato di quest’ultimo veniva realizzato mediante un significativo scavo con mezzi meccanici. Nella parte più a monte del tracciato si riscontravano due aree rese pianeggianti mediante dei lavori di sbancamento eseguito con mezzi meccanici“;

– “nella prima area di circa 300 mq erano sicuramente posizionati i fabbricati in quanto visibili dalle foto aeree visionate. Sono inoltre presenti delle macerie di un manufatto realizzato in pietrame e cemento recentemente demolito parzialmente. Le stesse sono state ricoperte con della terra presumibilmente proveniente dai lavori di sbancamento dell’area.

Leggermente al di sotto dell’area su descritta si trova la seconda area di circa 200 mq sottoposta anche questa a dei lavori di sbancamento, nella quale è presente un container metallico … delle dimensioni circa di 2×2,5 m. poggiato su dei blocchi di cls“;

– conseguentemente, “gli interventi realizzati sono in difformità dal Provvedimento unico n° 27 del 27/03/2019, sono configurabili trasformazione permanente dello stato dei luoghi realizzato attraverso un movimento terra con mezzo meccanico finalizzate ad usi diversi da quelli agricoli, risultano soggette a permesso di costruire ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 380/01, inoltre tali opere, realizzate in area vincolata paesaggisticamente, necessitavano dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.lgs. 42/2004.

Questo Servizio ha già provveduto a stilare apposito verbale di sopralluogo, il quale è stato trasmesso al Comando di Polizia Locale per gli adempimenti di competenza volti ad emettere la dovuta C.N.R. e trasmettendola agli Organi preposti della Procura della Repubblica di Cagliari che svolge le indagini di propria competenza“.

In precedenza, il Servizio tutela del paesaggio per la Sardegna meridionale della Regione autonoma della Sardegna ha comunicato (nota prot. n. 51302 del 17 ottobre 2022) che “in base agli elementi in possesso non risulta, allo stato, alcun atto o procedimento“.

La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, con una verifica più approfondita, aveva comunicato (nota prot. n. 37434 del 19 ottobre 2022) che relativamente al sito segnalato “è a conoscenza della sola pratica SUAPE n. 4905 in capo al Bacino Suap Sinnai (prot. n. 21700 del 15.10.2018), finalizzata alla ‘realizzazione di una recinzione in rete metallica e paletti in ferro, posa di un cancello di ingresso e altre opere su un lotto di terreno sito in località Torre delle Stelle’ “.

In particolare, la richiesta riguardava la “realizzazione di una recinzione in rete metallica e paletti di ferro. È prevista altresì la posa di un cancello di ingresso al lotto, la realizzazione di uno stradello interno in terra battuta della larghezza di 3 m, di un’area di manovra di dimensioni circa 10m x 10m, la pulizia del terreno, limitatamente alle aree di lavorazione, nonché la messa a dimora sparsa di ulivi”.

Tale procedura, condivisa favorevolmente dalla Soprintendenza, “è stata quindi conclusa positivamente dal Suap Comune di Sinnai con provvedimento unico n. 27 del 27.3.2019“.

Tuttavia, “è di tutta evidenza che, qualora fosse confermata la realizzazione di strutture e incrementi di volumetrie come da documentazione prodotta … , tali ulteriori opere sarebbero da considerare difformi e ultronee rispetto all’autorizzazione paesaggistica emessa, configurandosi quindi la fattispecie di reato cui all’art. 181, comma 1, del d.lgs. 42/2004“.

La Soprintendenza, infine, si è riservata di procedere a sopralluogo “e di invitare le competenti autorità a intervenire nei rispettivi ambiti di competenza“.

Emerge chiaramente, purtroppo, una vicenda di abusivismo edilizio, grazie a quei controlli ambientali fondamentali per la gestione corretta del territorio.

L’area in argomento è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra nella fascia costiera del piano paesaggistico regionale (P.P.R.).

Il GrIG esprime soddisfazione per la rapidità degli accertamenti svolti in seguito all’istanza ecologista e confida in provvedimenti senza indugio finalizzati alla demolizione delle residue opere abusive e all’efficace ripristino ambientale” chiude la nota p. Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) a firma di Stefano Deliperi


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