Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Parco di Porto Conte AMP – Il Comitato Cigarellu prende le distanze dalla “crisi” di venerdi: “il vociare le urla non sono e non debbono esserci in una sala di dialogo”

Parco di Porto Conte AMP – Il Comitato Cigarellu prende le distanze dalla “crisi” di venerdi: “il vociare le urla non sono e non debbono esserci in una sala di dialogo”

La vertenza all’interno dell’Area Marina Protetta nel Parco di Porto Conte, fra pescatori ed Ente vede la presenza di un nuovo tassello. Siamo alle prove generali di dialogo costruttivo e non dello strappo, e lo si intuisce dalla nota che il Comitato Cigarellu ha diramato. Il Parco, il suo Direttore sono costretti a barcamenarsi fra promesse ad oggi non mantenute, ma sempre in piedi, norme da rispettare, e studi scientifici che hanno valore. Tutto alla luce del sole. Un comportamento lineare che si deve sottolineare, giustappunto per ribadire che il dialogo promesso dal Direttore Mariano Mariani ha preso forma ed ha persino allargato gli orizzonti. Venerdì a Casa Gioiosa la sala conferenze era gremita, e la presenza di studiosi dell’Università di Sassari, di Amministratori locali, di pescatori doveva essere preparatoria per una piattaforma rivendicativa che avesse alla base le spiegazioni dovute, i riscontri tecnico-scientifici, la discussione e condivisione del percorso.

I giornali parlano di toni accessi a tratti, con rischio mica tanto velato di sconfinamento. La cronaca di ieri riporta  di autentiche “scintille, minacce e parole grosse alla presenza di alcuni consiglieri comunali, dell’assessora alle Attività produttive della Lega Alghero, Giorgia Vaccaro e del direttore Mariano Mariani”.

Oggi il Comitato Cigarellu cerca di spiegare e lo scrive. Ma non si può sottacere che cinque unità di pesca e le loro famiglie sono quelle realmente coinvolte nella clamorosa protesta a Porto Conte, su un totale di 23 unità coinvolte nelle restrizioni all’interno dell’area interdetta alla pesca. Ed ecco la nota integrale:

Venerdì 4 Novembre sala conferenze Parco di Porto Conte Villa Gioiosa, siamo stati invitati dall’Ente Parco AMP presente l’università di Sassari (lo staff che ha preparato la relazione scientifica) ed una folta rappresentanza di pescatori. Il comitato Cigarellu mai si sarebbe sognato di coinvolgere così tante persone, e mai avremmo pensato che il Direttore dottor. Mariani nella sua esposizione mettesse a disposizione il dialogo, la possibilità di far capire ai pescatori il motivo della chiusura alla pesca professionale da parte del Parco. Alla presenza dell’Amministrazione nelle figure del consigliere Christian  Mulas e assessora Giorgia Vaccaro, il direttore Mariani è stato interrotto varie volte durante la sua relazione introduttiva.  Questo dispiace, perché un introduzione va ascoltata recepita ed in seguito discussa, per arrivare ad un punto di incontro fortemente voluto da noi, senza togliere i diritti a nessuno.  Il vociare le urla non sono e non debbono esserci in una sala di dialogo, possono esserci contrapposizioni discutibili, ma devono arrivare ad un risultato per i pescatori che devono pescare ad al Direttore in questo caso, che si trova a mediare fra tecnici Ministero e Regione, regione che ha dichiarato su carta ristori ( FUTURI) quando ci saranno i soldi. Nel frattempo i pescatori della piccola pesca devono svolgere la propria attività per portare i soldi a casa, posizione fatta presente da vari pescatori, in modo caloroso visto il tenore dell’argomento, si è evidenziato che l’inverno è lungo ed il tempo cattivo non permette di operare in attività di pesca, ma è stato fatto notare da parte dei pescatori che la loro attività viene svolta per circa 40/45 giorni per anno all’interno dell’area AMP. Al termine il Direttore Mariani ha espressamente dichiarato di voler arrivare ad una soluzione democratica e risolutiva stando all’interno delle leggi e ordinamenti”.

E proprio il Direttore Mariano Mariani è destinatario finale di questa nota e lo si legge espressamente, perchè “il Direttore ha espressamente dichiarato di voler arrivare ad una soluzione democratica e risolutiva stando all’interno delle leggi e ordinamenti”, è una  chiara apertura di credito, della qual cosa bisogna prendere coscenza e non si può dubitare, si deve solo attendere la Finanziaria Legge Omnibus più volte evocata. Solo dopo si potrà dire se gli impegni sono stati onorati o disattesi.


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