Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Antonello Colledanchise: 50 anni in musica e poesia. Ieri concerto in una sala gremita, presenti Sindaco e due Assessori

Antonello Colledanchise: 50 anni in musica e poesia. Ieri concerto in una sala gremita, presenti Sindaco e due Assessori

Ieri Sabato 5 Novembre presso la Sala del Liceo Classico Manno, in via Carlo Alberto, a partire dalle 18,30,  c’è stato  il concerto di presentazione dell’ultimo cd di Antonello Colledanchise  “Live in BarnaSants”. Una serata evento promossa dal centro Studi Toniolo, dove il suo Presidente Tonino Baldino ha premiato il cantautore Algherese per i suoi 50 anni di attività poetico-musicale. Una carriera strepitosa quella di Antonello Colledanchise, ad oggi il più longevo e creativo artista che Alghero possa annoverare. Ieri sera gli spazi della sala del Liceo Artistico erano gremiti in ogni ordine  di posto. Estimatori, amici, alunni e persino ex colleghi di Antonello Colledanchise non sono voluti mancare all’appuntamento, un pietra miliare posta nella storia della canzone d’autore ad Alghero.

L’artista è un raro esempio di capacità creativa, composizione di canzoni, in italiano, ma ora soprattutto in lingua Catalana di Alghero, che sono autentiche poesie. La canzone e la poesia sono in Colledanchise un tutt’uno, sono la capacità di trasferire in musica sensazioni, emozioni, pezzi di vita vissuta.

La sua prima canzone algherese è Alabama (1972), un canto contro tutte le guerre, per la pace nel Mondo. Oggi di grande attualità. Allora arrivavano i primi echi del Movimento Hippy e delle rivoluzioni studentesche del 1968, ai quali non si poteva restare indifferenti. Colledanchise, sensibile ai cambiamenti epocali non solo italiani, ha continuato a scrivere canzoni con contenuti sociali profondi e con riferimenti anche alla Poesia internazionale italiana ed estera. È protagonista di una rottura degli schemi musicali canonici, uno dei primissimi in città a cantare di ingiustizie sociali,  al fianco dei diseredati e della parte più emarginata della società. Un rivoluzionario, un innovatore, con la predisposizione innata a stare al passo coi i tempi, e riuscire a leggerne i messaggi e trasmetterli alle nuove generazioni. E la complessità del lavoro di Colledanchise, si poggia su solide basi culturali, studia e ascolta, subendone le influenze, i grandi cantautori come Bob Dylan, Leonard Cohen, gli chansonnier francesi,  gli italiani Sergio Endrigo, Fabrizio  De Andrè,  Luigi Tenco a Lucio Dalla. E la complessità , non gli porta successo facile, perché le sue canzoni-poesie, sono articolate, raramente hanno ritornelli, e sovente come tutti gli innovatori, non viene compreso, perché le sue sono composizioni sono “impegnate” in contrapposizione con le celebri canzonette.

Antonello Colledanchise ha un suo stile, cercato, inseguito, curato e affinato, non dimentichiamo un particolare, ad Alghero la canzone popolare ha subito l’influenza della canzone napoletana, in Colledanchise il contagio non ha attecchito, perché è stato capace di mantenere il suo stile evitando facili contaminazioni.

La musica di Antonello Colledanchise è inconfondibile, il suo cantare algherese sono racconti di vita , di quotidianità. I suoi sono Sessant’anni ( non cinquanta!) di attività musicale  non sono uno schiocco di dita, a parlare della sua opera, gigantesca non basterebbe un libro. La sua casa è uno studio, disseminata di strumenti musicali, ci sono non meno di 12 fra chitarre, Ukulele e cuatro venezuelano. Poi ancora spartiti, tanti, testi delle sue canzoni e libri, tantissimi, dove emergono in primo piano quelli di Psicologia, comprese le riviste specializzate in materia: giusto per intendere che il personaggio è poliedrico, e se si parla di sola musica, si toglie un pezzo di quello che dev’essere un tutt’uno. Se si ha la possibilità si ascolti il CD dal titolo Com se’n vola lo temps, dove sono contenute 12 composizioni, molte inedite talune rivisitate, si scopre una capolavoro musicale-poetico.

Ieri ha presentato il  nuovo CD, in questo troviamo alcune delle sue prime canzoni che cantano le condizioni sociali più disparate: la disoccupazione (Ninna Nanna), la prostituzione (Hi ha una minyona). Sono presenti canzoni con contenuti sociali (“De amor de guerra i de Poesia”), canzoni con riflessioni poetico-esistenziali (La llibertat de l’ànima, Eccola la vida, Comse’n vola lo temps), Una satirica “Sant Francesc i Sant Antoni. La più ermetica è forse “La porta” che – secondo l’autore, deve la sua forza proprio a questa sua impenetrabilità. Nel cd è inoltre presente una canzone in italiano, “Danza danza Diavolessa”, scritta dal giornalista Pierpaolo Fadda prima di morire di Leucemia. Per espressa volontà degli stessi musicisti, il ricavato della vendita dei cd andrà interamente all’AIL di Sassari, presieduto da Marilena Rimini.

Ecco tutto questo  stato ieri sera, in oltre due ore di musica,termezzi dialogati, ricordi  presentare l’ultimo CD Live in BarnaSants.
Lo stesso  Sindaco Mario Conoci non è voluto mancare, la stessa Vicesindaca e Assessora Giovanna Caria ha assistito al Concerto sino alla fine, al pari dell’Assessore al Turismo e cultura Alessandro Cocco.
Ecco, il tributo dell’Amministrazione, dovuto a un artista , è arrivato, della qual cosa Colledanchise ha ringraziato, ma non si può sottacere che al suo fianco si sono schierati musicisti di gran levatura: Raffaele Podda (Fisarmonica), Susanna Carboni (Voce, Clarinetto), Riccardo Moni (Chitarra). La parte frizzante per tenere i fili di un discorso lungo  articolato, a tratti la spalla, è stata Lucia Muzzetto.
Antonello Colledanchise è stato omaggiato per i suoi 50 anni di attività,  dall’Amministrazione Comunale con una targa ricordo
Com se’n vola lo temps!


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