Venerdì 26 Luglio, aggiornato alle 19:58

Linee Guida del Piano del Parco – L’emendamento di Nunzio Camerada rammenda lo strappo con le Borgate e l’Agro

Linee Guida  del Piano del Parco – L’emendamento di Nunzio Camerada rammenda lo strappo con le Borgate e l’Agro

Sono sette i punti contenuti nel Piano del Parco Naturale Regionale di Porto Conte Linee di indirizzo. La premessa è che
Con l’approvazione delle linee di indirizzo, l’Assemblea della Azienda Speciale Parco di Porto Conte definisce gli indirizzi generali per la redazione degli strumenti di pianificazione del Parco Naturale Regionale di Porto Conte previsti dalla L. 394/91 e dalla L.R. 4/1999: il piano del parco, il regolamento, le norme di attuazione ed il programma pluriennale di sviluppo. Tali strumenti devono essere necessariamente coordinati tra loro, secondo un processo di formazione e compartecipazione tra l’Ente parco, l’Amministrazione comunale di Alghero e la comunità di tutti coloro che presentano interessi legati al territorio” .

Peccato che ci si accorga a gioco iniziato che la compartecipazione non prevede, in maniera formale la presenza dei portatori di interesse, e i rappresentanti dell’Agro di Alghero, lasciati fuori dal dibattito partecipativo in maniera colpevole. E non può certo essere derubricato  a refuso o dimenticanza. Non erano previsti, punto e basta.

A recuperare lo strappo inevitabile che si sarebbe consumato, e la rottura conseguente fra politica e territorio ci ha pensato in avvio di assemblea Nunzio Camerada, che coglie il senso del “buco” nelle Linee di indirizzo, si inventa un emendamento, lo perfeziona con Tatiana Argiolas e Gianni Spano ( tutti di Forza Italia) che lo limano sino a farlo diventare centrale nella proposta che l’aula di li a poco, con nove esponenti, voterà come sin dalla vigilia si sapeva. Nunzio Camerada recupera in extremis la  partecipazione dei soggetti portatori d’interesse con 9 voti a favore e 5 astensioni, e chiede che la proposta venga inserita agli atti formalmente.

Certo ci sarebbe voluta più partecipazione in assemblea da parte dei Consiglieri, (qui si entra in un campo minato), dove  emerge a giudicare dalle presenze in Assemblea ieri che il “Parco non tira”.

Eppure il Parco fra poco dovrà entrare nel merito di confini, colture, riserve, tutele, dove persino i nuovi insediamenti ricettivi saranno previsti in quelle aree. E sarà interessante vedere chi si opporrà e con quali argomentazioni posto che le aree sono già previste e classificate: tutto contenuto nelle Linee Guida votate ieri. Queste sono:

a. aree di rilevante interesse naturalistico, ciascuna con specifiche finalità normative e di
gestione;
b. habitat, siti e zone speciali di conservazione ai sensi della Direttiva 92/43 Cee del Consiglio del
21 maggio 1992;
c.aree di fruizione sociale, destinate all’accoglienza e alla permanenza dei visitatori del Parcononché all’uso della spiaggia;
d. aree di connessione, in cui sono consentite attività anche produttive, l’agricoltura e
l’acquacoltura, nonché attività legate alla fruizione scientifica, ricreativa e turistica, alla tutela della salute ed allo sport, purchè compatibili con l’equilibrio complessivo dell’ecosistema.

Quel punto D descritto in maniera  spremuta, contiene il succo di tutto. Le aree di connessione sono quelle che consentono attività produttive….ricreativa e turistica. E la condizione è una sola: purchè compatibili con l’equilibrio complessivo dell’ecosistema. Anche perché la compatibilità si può ottenere, se del caso, portando al voto i punti di contrasto.

Allora proponiamo in allegato il “Piano del Parco Naturale Regionale di Porto Conte Linee di indirizzo” se qualcuno ha voglia di leggere e capire cosa preveda questo documento che porta dritti al Piano del Parco, strumento gestionale ad oggi improcrastinabile.

Linee guida-Piano-PARCO 2022


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