Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

VIDEO – Caccia agli autori di un filmato illegale di pesca subacquea in area Marina Protetta. Si sono autocertificati la denuncia

VIDEO – Caccia agli autori di un filmato illegale di pesca subacquea in area Marina Protetta. Si sono autocertificati la denuncia

Potrebbe davvero costare caro a due giovani, la bravata compiuta ad Alghero nell’area del Parco Regionale di Porto Conte, all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia Isola Piana.

Il filmato realizzato da questi due giovani, pubblicato su Tick tock, ci restituiscono uno spaccato a metà strada tra la tracotanza, la spocchiosità, e l’irresponsabilità.

La spocchiosità relativa al fatto che incuranti delle norme in essere, leggi da osservare,  si sono introdotti, passando per la scogliera, nella falesia fronte l’isola della Foradada,  per immergersi in una  battuta di pesca. Punto  di immersione raggiungo dopo aver percorso un sentiero impervio e pericolosissimo.

Una battuta di pesca subacquea, dove il risultato, è ben visibile nel filmato: due cernie di notevoli proporzioni e altro.

Non paghi della bravata compiuta in acqua, i due giovani si son avventurati nei ristoranti di Alghero, per  proporre e vendere il proprio pescato di frodo. Non si sottacere che in quest’occasione persino i ristoratori contattati, da questo tipo illegale di attività, sono stati tirati pesantemente in ballo. La visione dei loghi e aziende, irreprensibili nel loro comportamento, e nella loro attività,  oggi vengono accomunate a un’attività illegale. Ed è per questo che noi proponiamo il filmato ampiamente tagliato, evitando la visibilità negativa, per le aziende locali tirate pesantemente in ballo, con un danno d’immagine difficilmente quantificabile.

E’ impressionante persino il vanto di questi due, che riescono, a loro dire, ad infilare il proprio pescato, illegale e fraudolento, a un noto ristorante Algherese.

Il filmato sta provocando un autentico terremoto in città, e abbiamo notizia che il Responsabile Regionale della LIPU Sardegna, abbia inoltrato una segnalazione alle autorità competenti, ovvero  Il Parco Regionale di Porto Conte – AMP, il Corpo di Vigilanza Ambientale del Corpo Forestale, la Capitaneria di Porto, i Barracelli di Alghero. Ma altre potrebbero seguire in queste ore.

Questi giovani dovranno spiegare il motivo della loro bravata, insolita, in disprezzo assoluto delle norme in essere.

Il filmato che contiene elementi che invitano alla cautela, per montaggio, coinvolgimento di luoghi e persone, è un concentrato di illegalità. Una prova provata, che ad Alghero si può tutto. ma nella loro tracotanza compiono errori che alle autorità inquirenti non passeranno inosservati, uno su tutti un targa ben leggibile.

Ed emerge in tutta evidenza, che il lassismo da parte delle autorità deputate alla vigilanza, nel consentire il bivacco, la sosta proprio nel belvedere, all’interno del Parco Regionale di Porto Conte, contiene insita l’insidia che qualcuno di questi turisti on the road, possa compiere e portare a compimento attività illegali come quella appena citata. E la prima e improcrastinabile misura da adottare, è vietare a chiunque la sosta a fine di  bivacco in quell’ambito territoriale. Questo è un atto dovuto.

 


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