Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

Adriano Grossi: “Bombarde e Lazzaretto a numero chiuso“. Se il problema (falso) sono i parcheggi si pensi al bus navetta da Fertilia

Adriano Grossi: “Bombarde e  Lazzaretto a numero chiuso“. Se il problema (falso) sono i parcheggi si pensi al bus navetta da Fertilia

E’ il problema che si ripropone ogni anno: non ci sono parcheggi. Se questo riguarda la città, pace, si tace, è il prezzo che si  deve pagare in una citta turistica, che fonda l’industria della vacanza, nell’affitto delle seconde case, e campagne. Tipicità nostrana, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: città sovrafollata, spazi ridotti, viabilità congestionata e parcheggio introvabile. E’ il prezzo da pagare, si sa, e lo sanno bene i residenti e gli afficionados di questa città che ogni anno si ritrovano: Alghero è questa.

Se ci si sposta in costa, in quei lembi di spiaggie pubbliche sopravissute all’alienazione in concessione privata, il problema è identico: pochi parcheggi e spiagge straccolme. Qui però si fa largo una ipotesi a metà strada fra il possibile e la buttade:  il numero chiuso.

“Credo che alle Bombarde e al Lazzaretto, sia giunta l’ora di arrivare al numero chiuso, anche per evitare un carico antropico eccessivo, succede in tante altre località turistiche, prova a immaginare un ampliamento dei parcheggi che andrebbe a compromettere macchia mediterranea e altre piante autocnote , spunterebbe subito un’altro comitato “Bombarde libere”…..

È la risposta di Adriano Grossi al post di un cittadino Algherese che lamentava l‘assenza di parcheggi sufficienti, proprio nella spiaggia delle Bombarde. Tralasciando il richiamo a un ipotetico “Comitato Bombarde libere”, che richiama a una goliardia che non c’è quando si crea un comitato a difesa di qualcosa,  , l’allusione al “Comitato Punta Giglio libera” è indiscutibile.

Adriano Grossi sia chiaro non è un anonimo cittadino, è un componente il CdA del Parco Naturale di Porto Conte, dove peraltro sovente riveste il ruolo di Presidente nella gestione dei lavori Assembleari, come l’altro ieri. Uno che ha capacità decisoria, in una parola una persona autorevole che potrebbe davvero percorrere la strada della limitazione degli accessi nella spiaggia delle Bombarde. Potrebbe se volesse, portare l’argomento nel CdA del Parco, condirlo con valutazioni scientifiche, addurre valutazione sulla insostenibilità dei “carichi”, e in un solo colpo l’impossibile potrebbe prendere corpo e diventare norma da osservare da parte di tutti

È un argomento, quello dei parcheggi alle Bombarde, che mischiato a quello del numero chiuso, ogni anno si ripropone, ben miscelato, al punto da farne un “ minestrone” poco digeribile. Il numero chiuso per limitare il “ carico antropico” è un falso problema. Se il metro si adottasse su tutta la costa algherese, dal lido di San Giovanni sino ad arrivare a Porticciolo, i litorali Algheresi si dovrebbero interdire perché la gente che ne fruisce è talmente tanta , che il rapporto spazio/persona e spropositato in maniera indiscutibile. Non prima di aver ricordato che noi siamo la nazione dove la spiaggie libere stanno diventando un miraggio. Le concessioni balneari toccano quota 12.166, Alghero nel settore si difende bene. La spiaggia libera ( e bella) lasciata alla libera fruizione viene spinta verso numero chiuso , magari con preventiva prenotazione e pagamento di un ticket. E allora può venire il dubbio che il gran numero di frequentatori, come per le Bombarde, rende vana qualunque ipotesi di allargamento dei parcheggi, che sarebbero sempre e comunque insufficienti, rapportati alla disponibilità della spiaggia? E quale sarebbe la soglia di presenze auspicata? Si confonde l’esigenza di pochi, di godere di un bene quasi in forma esclusiva, con la volontà di molti di poterne usufruire anche a costo di sopportarsi l’un l’altro, stando gomito a gomito. Se l’idea fatta propria da Adriano Grossi si sottoponesse al vaglio dei fruitori delle Bombarde, il risultato sarebbe scontato: non se ne parlerebbe!

Allora c’è pure un suggerimento sano verso chi spinge per la chiusura delle Bombarde a pochi fortunati: si prenda nella debita considerazione l’ipotesi di spostarsi verso altri lidi in costa, appartati e solinghi, senza pretendere che questo avvenga perché, Adriano Grossi , Amministratore della cosa pubblica, decida davvero di chiudere quel pezzo di Paradiso a vantaggio di pochi fortunati. Fra 15 giorni si troveranno parcheggi a volontà persino a due passi dall’arenile, nel mentre o si trovi il tempo di occupare per tempo un lembo di spiaggia, a gratis, alzandosi presto la mattina, o si trovi il tempo di telefonare e prenotare al Magic Beach di turno, dove un ombrello e uno sdraio non si nega a nessuno, pagando! E per il parcheggio altro giro. Nel mentre Adriano Grossi si faccia portavoce a livello istituzionale dii servire la spiaggia delle Bombarde con bus navetta con base a Fertilia, per spegnere sul nascere le esigenze di chi vuol godere della spiaggia esclusiva e unica delle Bombarde pretendendo un parcheggio con vista a mare.

Ma non si crei un altro problema in questa città, già bastano quelli che ci sono, e se del caso una capatina si faccia sugli arenili partendo da San Giovanni, passando per Punta Negra e Porto Conte, poi magari anche a Mugoni poi valutiamo se pensare anche per qui al numero chiuso per colpa dell’ eccessiva antropizzazione. Si abbia persino l’accortezza di analizzare il significato del termine, perchè alle Bombarde l’uomo non ha antropizzato un bel nulla, a esclusione della strada di accesso. Ma se si dovesse  appurare  che la presenza delle persone è davvero tanta, si dovrebbe avere il coraggio di intervenire sugli accessi in città, anch’essa dovrebbe essere a numero chiuso.


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