Giovedì 8 Maggio, aggiornato alle 22:58

Morte di Speranza Ponti: Massimiliano Farci aveva un complice?

Morte di Speranza Ponti: Massimiliano Farci aveva un complice?

Nell’indagine in corso, con al centro Massimiliano Farci,  l’uomo di Assemini, attualmente in carcere, sotto indagine per presunto femminicidio, di Speranza Ponti, 50enne di Uri, si sta ipotizzando un altro scenario.

L’uomo potrebbe essere  stato aiutato da qualcuno, a trasportare e occultare il corpo della vittima, dal luogo dell’omicidio a Monte Carru. Una ipotesi di lavoro al vaglio degli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Beatrice Giovannetti. Nuovi dettagli sulle indagini sono stati forniti oggi dall’agenzi Ansa,  il corpo della donna è stato ritrovato nudo nel punto indicato dal suo fidanzato a Monte Carru Venerdì scorso. E un altro particolare reso pubblico dall’Agenzia giornalistica,  è che il corpo della donna era anche ricoperto da un materiale usato nelle campagne per dissuadere gli animali selvatici. Quindi gli inquirenti stanno indagando per capire se l’uomo abbia agito da solo.

Intanto nell’Istituto di Patologia forense dell’Università di Sassari il medico legale Salvatore Lorenzoni chiede più tempo. Il corpo di Speranza Ponti  è stato ritrovato all’aperto, dopo quasi due mesi, in uno stato immaginabile, ragion per cui anche l’effettuar certi rilievi in cerca di riscontri, necessità di più tempo.

Masimiliano Farci, è in carcere, è accusato di omicidio doloso, occultamento di cadavere e furto e uso indebito del bancomat.

 

 


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