Sabato 27 Luglio, aggiornato alle 19:58

VIDEO – B.A.C.A., “Motociclisti contro l’abuso sui bambini” anche ad Alghero pronti in caso di necessità

VIDEO – B.A.C.A., “Motociclisti contro l’abuso sui bambini” anche ad Alghero pronti in caso di necessità

“Bikers Against Child Abuse (B.A.C.A.), “Motociclisti contro l’abuso sui bambini” è una associazione nata con l’intento di creare un ambiente sicuro per i bambini vittime di abuso. B.A.C.A. ITALY – Bikers Against Child Abuse è un’Associazione Onlus nata nel 2010 ed è il 52° Stato di B.A.C.A. nel mondo, primi a portare questa realtà in Europa.

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Noi esistiamo come sodalizio di motociclisti per ridare ai bambini il loro diritto a non aver paura del mondo nel quale vivono. Siamo qui per dare un sostegno ai nostri amici “feriti” coinvolgendoli in un’organizzazione unita e riconosciuta. Lavoriamo insieme ad Enti locali e statali già presenti sul territorio a protezione dei bambini. Desideriamo mandare un chiaro messaggio a tutti coloro che sono coinvolti nella realtà del bambino abusato dichiarando che questo bambino fa parte della nostra organizzazione (Famiglia) e che siamo pronti a dare loro il nostro supporto fisico ed emotivo tramite l’associazione e con la nostra stessa presenza fisica. Siamo qui pronti per proteggere questi bambini da ulteriori abusi. Non giustifichiamo in alcun modo l’uso della violenza o della forza fisica tuttavia, se per qualsiasi motivo noi dovessimo rappresentare l’unico ostacolo fra il bambino ed un ulteriore abuso, noi siamo qui pronti ad essere quell’ostacolo”.

Questa è la mission di B.A.C.A e abbiamo visto un gruppo di questi bikers, a Fertilia, all’inaugurazione del centro di ascolto per donne vittime di violenza (LEGGI). Presenti e discreti, attenti a quanto avveniva intorno, ma poco inclini a conquistare il proscenio. Alla fine, catturati da un abbigliamento “dark” abbiamo pensato a degli “infiltrati”, ma è stato un abbaglio. Avendo riconosciuto persone di lodevole integrità morale e civica, abbiamo chiesto, cosa logica. Siamo stati sorpresi dalla serietà dei componenti il gruppo, che hanno, soprattutto, osservato la scala di priorità e la legittimazione che si assegna a un porta voce. Niente nomi e cognomi (si identificano con nomi di fantasia), perché loro sono dei B.A.C.A., e la voce che si è offerta ai nostri microfoni è quella di “Cambogia”, che sentirete di sotto nell’intervista realizzata. E colpisce soprattutto lo slogan dei motociclisti contro l’abuso di bambini: “ non è un gioco è la nostra missione”. Un postulato.

 


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