Lunedì 21 Ottobre, aggiornato alle 23:29

Tensione in Catalogna, si occupano i seggi

Tensione in Catalogna, si occupano i seggi

Ad Alghero c’è viva preoccupazione per la piega che potrebbe prendere la vicenda, l’Omnium cultural  sostiene “l’atto di democrazia non violento”. Almeno 10.000 poliziotti spagnoli pronti a di intervenire, indipendentisti sardi dell’ Irs a Barcellona.

Continua il braccio di ferro tra i due governi. Madrid chiude lo spazio aereo sopra la città, la app per individuare i seggi e il sito per il voto elettronico del governo catalano. Almeno 10.000 poliziotti spagnoli pronti a di intervenire, per impedire un referendum osteggiato da Madrid. Siamo al muro contro muro.

La Generalitat denuncerà lo stato spagnolo per “abuso di potere”. Gli indipendentisti occupano i seggi
Il vice prensidente della Generalitat Oriol Junqueras, questa mattina ha confermato la decisione del governo catalano di chiamare i cittadini alle urne per domenica primo ottobre: il referendum si farà. Ma, ha precisato il Presidente, non si deve mai perdere la calma, tutto deve avvenire i un contesto di non violenza assoluto.

Tra i primi luoghi occupati c’è la scuola Collaso i Gil di Barcellona, nella Ciutat Vella. Qui, al grido di “Votarem” (voteremo), genitori, professori e attivisti sono entrati nella struttura scavalcando il cancello con una scala.

E poi la presenza di tanti trattori per le strade. È un modo per impedire il transito della polizia e garantire il passaggio verso i seggi, una forma di ostruzione fatta non da uomini ma da mezzi meccanici.

 

Nella foto, un momento della manifestazione nella sala consiliare di Alghero pro Catalunya


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