Lunedì 13 Maggio, aggiornato alle 22:04

“Salviamo insieme dune e spiaggia di Chia”! La campagna di GriG occupa i media

“Salviamo insieme dune e spiaggia di Chia”! La campagna di GriG occupa i media

In pochissimi giorni la campagna promossa dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus Salviamo insieme dune e spiaggia di Chiaè partita con il coinvolgimento di tantissime persone che hanno ben compreso il significato “popolare” dell’acquisto di parte delle   dune e della spiaggia di Chia, uno straordinario gioiello del Mediterraneo.

L’obiettivo è salvaguardare le dune e la spiaggia anche per le generazioni future e garantirne la fruizione pubblica.

Grande risalto da parte della stampa nazionale e regionale, su carta e online, su telegiornali e programmi televisivi e radiofonici, sui social network. Particolarmente gradito il sostegno entusiasta di Piero Pelù, sincero amante della Sardegna.

Ma sono le tantissime persone, i tantissimi comuni mortali a cui è dedicato questo regalo di Natale e per i restanti 364 giorni dell’anno a dare forza alla campagna per la salvaguardia collettiva di questa preziosa natura.

Sono finora pervenute centinaia di donazioni da tutta Italia quali contributi all’acquisto, dalle monetine inviate da bambini che d’estate vanno al mare davanti all’isolotto di Su Giudeu ai versamenti di cifre più rilevanti da parte di comuni cittadini e di intere redazioni giornalistiche come quella di Internazionale.

In pochi giorni la cifra complessiva raccolta è di circa 9 mila euro.

Sono pervenute anche domande per avere più informazioni sulla vicenda.

Eccole.

Sabbia finissima, macchia mediterranea con Ginepri secolari, disegnati dal vento e dal mare, rifugio di una fauna selvatica sempre più rara, luci e colori di una natura che dobbiamo preservare e fruire con estrema attenzione.

A breve distanza un’edilizia turistica fin troppo presente, ma ancora parti di pregiato paesaggio agrario.

Le dune e la spiaggia sono in pericolo, non solo per colpa dei maleducati che gettano rifiuti o dei vandali che danneggiano i Ginepri.

Sono di proprietà privata, fin a pochi passi dalla battigia marina, caso raro in Italia.

Non si tratta di area demaniale, come dimostrano l’estratto catastale del foglio 306, mappali 50, 275 e 276, per un’estensione di circa 9,5 ettari, intestati a 8 privati (di cui omettiamo i nominativi per ragioni di privacy) per quote diverse e oggetto del contratto preliminare di compravendita sottoscritto dal GrIG e da uno dei comproprietari per una quota corrispondente a 4 ettari.

Successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita si farà luogo alla divisione.

Altri elementi contribuiscono a chiarire definitivamente la titolarità dell’area, in primo luogo la sentenza n. 12 del 12 gennaio 2016 emessa dalla Sezione II della Corte d’Appello di Cagliari (passata in giudicato) che, dopo un lungo giudizio, ha definitivamente respinto un’istanza di usucapione e ha confermato la titolarità del diritto di proprietà.

Ma è lo stesso Comune di Domus de Maria che lo conferma, conferendo nell’agosto 2018 il relativo certificato di destinazione urbanistica al richiedente “in qualità di proprietario”.

Lo confermano ancor più le varie visure e gli accertamenti effettuati preliminarmente dal Notaio che ha curato e garantito la stipula del contratto preliminare di compravendita per atto pubblico.

Quali sono i pericoli?

Vari soggetti immobiliari a capitale arabo e internazionale stanno rastrellando terreni lungo le coste sarde. Anche qui.

Purtroppo non è azzardato ipotizzare un futuro privatizzato per dune e spiaggia. Per non parlare di altamente probabili integrazioni normative che consentano la produzione di volumetrie edilizie da concentrare subito a ridosso di dune e spiaggia.

Chiuse, location di eventi esclusivi, vietate all’accesso dei comuni mortali, in particolare di chi vive in quest’Isola da sempre.

Sardi a foras dalle proprie spiagge, tanto per capirci.

Dimentichiamoci l’intervento dell’Agenzia per la Conservatoria delle coste, lodevolmente istituita qualche anno fa proprio su nostre forti richieste, ma colpevolmente consegnata da anni alla completa inoperattività.

Ed è per questo che l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha preferito prevenire e ha deciso di opporsi a un copione che sembra già scritto: sta, quindi, procedendo all’acquisto di una parte delle dune e della spiaggia di Chia, davanti all’isolotto di Su Giudeu.

L’obiettivo, come abbiamo detto più volte, è salvaguardare le dune e la spiaggia anche e soprattutto per le generazioni future e garantirne la fruizione pubblica.

Possiamo farlo insieme.

Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte le persone che tengono al proprio ambiente, alla propria identità, al futuro della propria Terra.

Contribuisci all’acquisto delle dune e della spiaggia di Chia con un versamento sul conto corrente postale n. 22639090 intestato a “associazione Gruppo d’Intervento Giuridico“ (causale “dune e spiaggia di Chia”) oppure con un bonifico bancario con il codice IBAN IT39 G076 0104 8000 0002 2639 090(per i versamenti dall’Estero il codice BIC/SWIFT è BPPIITRRXXX).

A chi contribuirà con almeno 30,00 euro sarà inviato un simbolico attestato di benemerenza e la tessera associativa, se gradita.

Ricordiamo, fra le tante agevolazioni previste, che per le erogazioni liberali in favore delle onlus come il Gruppo d’Intervento Giuridico è prevista la detrazione del 19% degli importi donati fino a un massimo di 2.065,83 euro (art. 15, comma 1°, lettera i – quater, del D.P.R. n. 917/1986 e s.m.i., testo unico delle imposte sui redditi – T.U.I.R.).

Naturalmente anche imprese e aziende rispettose dell’ambiente possono contribuire e ne sarà dato ampio risalto.

Il nostro ambiente e la nostra identità non sono in vendita, insieme possiamo dimostrarlo concretamente. Nota firmata per il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus Stefano Deliperi ( nella Foto)


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