La Corte dei Conti con il Collegio per il controllo sulle spese elettorali per la Sardegna, ha redatto il referto finale sulle spese elettorali dei partiti, gruppi e movimenti che hanno presentato liste di candidati alle elezioni del 25 febbraio 2024 per il rinnovo del consiglio regionale della Sardegna.
Il collegio ha deliberato di approvare il referto sui consuntivi relativi alle spese sostenute per la campagna elettorale e alle fonti di dichiarando conclusa l’attività di controllo del collegio disponendo “ la trasmissione della presente deliberazione con il referto finale alla presidente del consiglio regionale della Sardegna. Referto finale che sarà trasmesso al Presidente, al Consiglio di presidenza e al segretario generale della Corte dei Conti. Il deliberato è del 20 febbraio 2025.
Si legge nel verbale che: “dette operazioni consistono in linea generale nella verifica della conformità a legge e delle relative fonti di finanziamento e delle spese sostenute, nonché della regolarità della documentazione prodotta a giustificazione delle spese stesse . Si legge ancora: quanto all’ampiezza del controllo intestato al Collegio va evidenziato che la normativa di riferimento opera una netta separazione dell’obbligo di rendicontazione della formazione politica da quello del singolo candidato e attribuisce i rispettivi controlli a due organi distinti. La verifica dei rendiconti presentati dai singoli candidati è, infatti, demandata al Collegio Regionale di Garanzia Elettorale istituito presso la Corte d’Appello del capoluogo di regione secondo quanto disposto dalla legge regionale 27 gennaio 1994 n.1
Il referto praticamente è stato redatto per la verifica ai fini del controllo eseguito sui conti consuntivi delle spese sostenute dei partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati nella campagna elettorale e delle relative fonti di finanziamento. Quindi tutti i partiti che hanno partecipato alla tornata elettorale sono risultati in regola.
Tutta la materia del contendere riferita al Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la corte d’Appello di Cagliari che ha dichiarato decaduta da consigliere regionale Alessandra Todde, decadenza che riguarderebbe anche l’attuale carica di Presidente della Regione, viaggia su altro canale.
Difficile comprendere i risvolti di una analisi dei rendiconti dei gruppi e partiti e movimenti certificati in regola, se poi nello specifica dal Collegio di Garanzia elettorale sono state rilevate anomalie che sono state contestate sino all’ingiunzione della decadenza. Certo è che la materia, oggi ancor più di ieri, è pane per gli avvocati, dove è evidente che non c’è corrispondenza di un riscontro, e la regola commutativa in matematica dove cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, o se si preferisce cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia, qua i fattori analizzati, da Organi diversi cambiano.
E se si ha la voglia di leggere le spese elettorali ( nello specifico) del M5S, rendicontate dall’On Ettore Licheri rappresentante legale, presenti nel Verbale, alla fine la Corte dei Conti fornisce ampia attenzione, dedicando la prima al “Movimento 5 stelle” e poi al rendiconto del “Comitato elettorale del M5s”, arrivando alla conclusione che “Le spese sostenute dall’associazione Movimento Cinque Stelle, effettuate nei limiti temporali previsti, rientrano nella tipologia prevista dalla legge e le fatture allegate, così come le ricevute dei bonifici bancari riportano in modo specifico le prestazioni svolte” , e per la rendicontazione avvenuta del Comitato Elettorale del M5S dopo che l’On Ettore Licheri ha spiegato ulteriormente” il Collegio ritiene di non formulare osservazioni in ordine al consuntivo presentato”.
Quindi le certezze possono anche vacillare, e la materia, cosa di non poco conto, si aggiunge di un tassello, quello della Corte dei Conti.
Ma resta l’appuntamento del 20 Marzo presso il tribunale ordinario dove è fissata la la prima udienza delll’impugnazione dell ingiunzione di decadenza per la presidente della Regione Alessandra Todde.
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