“Sono qui, determinata a portare avanti il mio lavoro quotidiano con dedizione, sempre ed esclusivamente al servizio dei sardi e dei loro interessi. La notifica della Corte d’Appello (LEGGI) rappresenta un atto amministrativo che affronterò nelle sedi opportune perché ho piena fiducia nella magistratura“.
Sono le parole di Alessandra Todde presidente in carica della Regione Sardegna che commenta il fatto che il Collegio Regionale di Garanzia elettorale ha fatto una dichiarazione di decadenza per lei da consigliere regionale , di fatto perderebbe anche la carica di presidente della Regione.
Sulla sua pagine social, centinaia di commenti, taluni critici altri a suo sostegno. Fra i tanti uno recita: Grande Alessandra vai avanti! Solo il voto del consiglio regionale può dichiararla decaduta. È una sentenza amministrativa che si può tranquillamente impugnare. Naturalmente sei sotto attacco delle lobby e giornalisti venduti al sistema”. Un altro scrive : E noi siamo con te. Una cosa sono i voti che inequivocabilmente hanno decretato la vittoria del CSX e di Alessandra Todde presidente e un’altra sono i ticket dí ristorante o gli affitti delle sale per gli eventi. Tutto pur di ostacolare il cambiamento di cui ha bisogno la Sardegna. I poteri forti che vogliono continuare a farsi gli affari propri”. E ancora un altro dice :Brava Alessandra Todde per questa dichiarazione. Netta distanza con la destra che al Tuo posto avrebbe gridato allo scandalo e ai giudici komunisti ,toghe rosse. Piena fiducia che nelle sedi opportune si farà luce su questa vicenda
Difficile davvero commentare una situazione che crea imbarazzo. La Presidente verrà giudicata dal Consiglio Regionale, che dovrà recepire la dichiarazione di decadenza, di pe se un fatto eclatante, si dice mai visto prima d’ora. E tanti fra, i commentatori sarcastici, obiettano che il Consiglio Regionale difficilmente si voterà il suo scioglimento.
E’ un anacronismo, o se si vuole una contrapposizione fra un atto prodotto dal Collegio Regionale di Garanzia elettorale, e un organo politico, il Consiglio Regionale.
Il Collegio Regionale di Garanzia elettorale istituito presso la Corte d’Appello di Cagliari, effettua un rigoroso controllo sulle spese elettorali sostenute dai candidati: a) alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio Regionale; b) alle elezioni amministrative nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti;
– verifica la conformità alla legge e la regolarità del rendiconto che i candidati devono depositare presso la Segreteria del Collegio, a riprova delle spese sostenute per la campagna elettorale. I componenti, sono individuati per la metà tra i Magistrati ordinari e per la restante metà tra i Professori universitari di ruolo in materie giuridiche, amministrative o economiche e tra coloro che siano iscritti da almeno dieci anni all’albo dei Dottori Commercialisti. Per gli accertamenti da svolgere ai sensi di legge, il Collegio può chiedere ai competenti uffici pubblici, ivi incluso quello del Garante per la Radiodiffusione e l’Editoria, tutte le notizie utili, nonchè avvalersi dei Servizi di controllo e vigilanza dell’Amministrazione finanziaria dello Stato.
Che sia materia molto articolata e fuori di dubbio, derubricare a battaglia politica è un azzardo. La Todde saprà dimostrare la liceità delle sue rendicontazione davanti a un tribunale ordinario?, lo sapremmo nei prossimi giorni, lei si dice fiduciosa.
“Le regole vanno rispettate, il rispetto per i cittadini sardi viene prima dell’interesse politico della sinistra. Il Consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole”, dice all’agenzia AdnKronos il commissario della Lega in Sardegna, Michele Pais