Martedì 2 Luglio, aggiornato alle 16:44

VIDEO – Festeggiate le 60 Vendemmie di Giampaolo Parpinello, l’enologo che ha fatto la storia

VIDEO – Festeggiate le 60 Vendemmie di Giampaolo Parpinello, l’enologo che ha fatto la storia

Una storia, come tante altre, forse, ma questa si colora di bellezza tipica di quella parte che piace della nostra società, quella laboriosa, quella che si piega le maniche e si sporca le mani, di lavoro. La storia di  Giampaolo Parpinello è un po’ tutto questo, è il padre degli enologi sardi, almeno a sentire unanimemente gli addetti del settore.
Racconta di un vissuto fatto di scommesse, sogni e vittorie che si sono materializzate. E’ lui che negli anni 70 è stato chiamato a dirigere la Cantina di Santa Maria la Palma, di fatto strappato dalla Cantina del Vermentino  di Monti, e vi è rimasto trent’anni portando la cantina da una vendita di circa 40.000 bottiglie annue a circa 2 milioni. Divenne persino un mito da studio,  nel panorama del vino a livello nazionale,  quando  – afferma  Parpinello” in un anno arrivammo a produrre un milione e 700 mila bottiglie, tutte con l’etichetta Aragosta. Una autentico boom per la Cantina di Santa Maria La Palma.

Ma Giampaolo Parpinello è stato anche consulente esterno e ha collaborato con Billia Cherchi di Usini poi con Sebastiano Ragnedda ad Arzachena. Le sue collaborazioni, sono state anche con la cantina di Flussio, di Bonnanaro giusto per citarne alcune. della produzione di vino e delle cantine sarde, anche di quelle dismesse da tanto. La sua storia fatta di lavoro, competenze e dedizione è stata raccontata ieri sera davanti a un folto pubblico composto da amici, collaboratori e soprattutto famiglia, che ha ripercorso in un flashback il suo vissuto fatto di ricordi, aneddoti,  fra uve di qualità e vini di successo.

Arriva ad Alghero e cambia di colpo il modo di gestire, di creare, confezionare ed esportare una eccellenza tutta algherese:  il vino.
Ieri nello spazio all’aperto dei Poderi Parpinello, Giampaolo ha festeggiato le sue 60 vendemmie, lo ha fatto avendo al fianco il professor Antonio Farris dell’Università di Sassari, la memoria storica oltreché un docente dotato di grande capacità comunicativa, che ha fatto rivivere il percorso con l’enologo avvenuto e partito, in un ambito di collaborazione fra università e cantina. Farris   ricordiamo è stato anche docente per i figli di Giampaolo, anch’essi enologi di grande valore, ovvero Laura, Giusi, Luigi e Paolo. C’era anche il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto che ha portato i saluti della città.
Presente ieri anche Luca Gardini lo Wine Critic  (“The Wine Killer”) campione del mondo dei sommelier dell’anno 2022, è lui che ha “criticato” e analizzato i vini proposti.

La storia di Parpinello è la storia di amore e di passione per la vigna,  ereditata dal nonno Luigi, Giampaolo  si specializza alla scuola di enologia di Conegliano Veneto e nel 1964 si trasferisce in Sardegna, a soli 21 anni, lascia la sua Oderzo,  per il suo primo lavoro da Enologo.
Giampaolo Parpinello  è un po’ il padre del suo Cagnulari, ce lo racconta, ci dice che lo ha visto nascere, lo dice con un pizzico di modestia mentre quando parla del Torbato, racconta nel particolare che è stato praticamente voluto ed è stato creato ad Alghero, poiché non si trovavano nei vivai le barbatelle da impiantare. Nasce da 100 innesti, poi re-innestati, e dice con molto orgoglio, di essere partito con 100 piante e di poterne annoverare adesso almeno 50.000.E non è un caso che il Cagnulari e il Torbato, in una scala di valori, fra i suoi prodotti, occupino i primi posti.
Alla domanda finale di cosa ci possa essere nel futuro la produzione di vino,  alla luce delle nuove tecnologie e delle sperimentazioni Parpinello non ha dubbi:  l’elemento fondamentale sarà sempre l’uva e il terreno, poi la mano dell’uomo farà il resto , ammettendo,  di non aver proprio paura della tecnologia che avanza.
La piacevole serata, volata via con notevole agilità, è stata moderata dal giornalista Roberto Ripa. Immancabile il Cagnulari Sessantavendemmie offerto agli ospiti a fine serata.

 


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